
Post di inizio anno (2024)
Ho pensato e ripensato se scrivere qualcosa. Non ho voglia di fare recap o gallery anche perché i momenti bellissimi sono stati tanti.
Ho pensato e ripensato se scrivere qualcosa. Non ho voglia di fare recap o gallery anche perché i momenti bellissimi sono stati tanti.
A cosa stai pensando? chiede facebook. Beh, stamattina ho molti pensieri, un mix di rabbia e amarezza, ma anche tanta voglia di ricominciare. Penso agli amici che mi scrivono e mi dicono che hanno pochi soldi. A quelli che sussurrano di essere depressi. Ricevo molti messaggi ogni giorno e provo
Ultima notte danese. Mi siedo su un gradino vicino alle vetrine multimarca di Strøget a Copenaghen e mi godo la gente. Il freddo punge attraverso un venticello bastardo e mi fa dimenticare il resto, rischiara la mente e velocizza i pensieri. Una musica elettronica in cuffia non lascia scampo: muoversi,
C’è il tramonto sulla pista, c’è una valigia semivuota, due libri, un quaderno d’appunti una carta di imbarco. Un file di ricordi assuefatti da brusii e rumori di aeroporto, tintinni di tazzine e video con immagini e una stanchezza a chili dopo un weekend lungo. C’è un volo che aspetta
Quando deciderai cosa vuoi fare della tua vita comincia a stilare una lista delle tue priorità e su quelle lavora. Evita di scrivere cosa NON vuoi, ragiona in positivo. Non è detto che farai sempre quello, ma prova a prendere una direzione. Cosa ha scelto Tixi? Tanti errori e cambi,
Sempre bello svegliarsi in un’altra città, specie se c’è un’aria di mare, specie se sei fuori stagione e te la puoi godere nei suoi silenzi e nei suoi segreti. E poi pensi a tutti quelli che non prendono mai una decisione di cambiare, a quelli che fanno sempre le stesse
Periodicamente vengo invitato nelle scuole per parlare. Qualche volta di comunicazione, altre di facebook, altre ancora di giornalismo. Ieri invece l’argomento proposto dai ragazzi del Motzo era assolutamente interessante: viaggi, pensieri, idee e futuro. Tanto interessante quanto complicato visti i tempi ridotti e la vastità delle cose da dire. Primo
Tra le tante riflessioni che si possono fare dopo la visione di 1984 Orwell c’è l’impoverimento della lingua, la strategia di riduzione delle parole a disposizione delle persone.E’ ció sta succedendo. Sempre meno parole, sempre più frasi fatte, luoghi comuni. Pensieri ridotti a scatolette preconfezionate e timore di usare termini
Mia madre e le sue raccomandazioni manco stessi andando così lontano. Un’ora di volo, ritardo, a Barcellona c’è un temporale, arriverò tardissimo. Forse all’una. Mi piace l’idea di vedere la città mentre si addormenta e si colora di luci sfavillanti. Sperando la pioggia si sia placata e possa camminare sul
Io non spero in un anno migliore. Io mi muovo per creare le condizioni affinché lo sia. Nulla accade per caso. Sperare è una sconfitta, un sentimento di inutile attesa. #filosofixi