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La scrittura incontra la salute mentale

Sono felicissimo.
Una giornata infinita termina sempre con un bel tramonto. Una mattinata all’Università e poi la notizia dell’ok a un progetto di scrittura che faremo insieme agli ospiti di una casa di Agape Sardegna.
La scrittura incontra la salute mentale. Un altro bel mix che porterà buone cose.
E stasera il mio grazie va alla psicanalista Annalisa Mascia e a Riccardo Moi che ha seguito alla grande l’iter procedurale dell’idea.

Una bella mattinata ai con gli studenti dei Salesiani

Emozione e solo emozione!
Stamattina sono stato ospite all’Assemblea degli studenti dei Salesiani.
Una bella chiacchierata con i giovani sulle mie passioni, sui viaggi e sul mio lavoro per spronarli a inseguire con coraggio i progetti e avere fiducia nel futuro.
“Non abbiate paura”, nonostante tutto, la vita vi aspetta!

(Grazie ancora al Preside e al Rappressntante Gigi Manca)

Ospite all’Università di Cagliari


Come un uovo di Pasqua in anticipo è arrivata una bellissima notizia e volevo condividerla con voi.
Finalmente ritorno tra gli studenti: sarò ospite a breve del corso di laurea di Economia Manageriale dell’Università di Cagliari nell’ambito delle lezioni di Comunicazione e Marketing.
Sarà un incontro molto particolare, racconterò la mia professione “atipica” e i tanti rivoli del comunicatore-giornalista.
Un ringraziamento fin da ora al docente Giuseppe Melis Giordano. 🙏

9 marzo 2020

Sono a casa di mia madre, che vive da sola.
Troppo complesso stare in due case diverse col fatto che lei appartenga a una categoria “debole” da proteggere di questa brutta storia.
Che comunque ci ha insegnato che l’Italia è davvero divisa: da una parte di buon senso che prova, nonostante le difficoltà, a rispettare tutto e tutti e seguire delle regole, alla base delle quali si fonda una convivenza in qualsiasi sistema civilizzato. Che si sacrifica e soffre.
Poi c’e un’altra che, magari più numerosa e alla moda, che ha dimostrato il suo dna, alimentato dalla stupidità di mostrarsi sui social, ma prende le sue radici dai parcheggi in doppia fila e dalla differenziata, dai piccoli gesti di scortesia quotidiana che oggi si raccolgono con gli interessi.

Sono emersi i nostri vizi.

Ma non fermiamoci. Nascerà una nuova Italia.
Il post di prima è alimentato dalla rabbia, ora emerge la ragione nonostante l’amarezza.

Per me e per tanti di voi sarà un periodo difficile anche lavorativamente parlando. Non siamo protetti da nulla e nessuno, ma ora il principio è la salute. Da garantire con la nostra responsabilità e i gesti. Dobbiamo difendere i nostri genitori, anziani, le categorie deboli prima di noi stessi.

Come tanti di voi NON ho paura, ho solo voglia che tutto passi, ritrovarci davanti un bel tramonto, senza limiti e paure, e poi organizzare una grande festa e fare un altro bel viaggio.

TENIAMO DURO, AIUTIAMOCI E AIUTIAMO CHI HA BISOGNO

Coronavirus e serate da DJ

Per quanto sia una scelta economicamente penalizzante, sono contento che tutte le disco di Cagliari abbiano deciso la chiusura questo weekend. Plaudo l’iniziativa di gestori e organizzatori.
Personalmente, non appena uscito il Decreto, avevo dato forfait ai miei appuntamenti da DJ. Per dare un segnale, per senso di responsabilità, per una questione di salute mia, in quanto asmatico e quindi “a rischio”, e di tutti gli altri.
Mi sembra giusto, in questo momento di incertezza e difficoltà collettiva, fare ognuno dei piccoli gesti di responsabilità e senso civico. E sapete quanto ci piaccia la notte e la musica! ❤️🎧

Vi abbraccio virtualmente😇,
Nicola “Tixi”

Grazie scuola Rodari!

Parole, suggestioni, lettura, scrittura e giornalismo.

Quante cose ci siamo raccontati stamattina con gli alunni delle Scuole Elementari “G. Rodari” di Sestu?

Grazie mille per la bellissima accoglienza!

Chi te lo fa fare

Chi te lo fa fare di fare DJ? Ma non ti sei stancato?

Molti mi chiedono da anni sta cosa. E sapete che vi dico? No.

Non per denaro, nemmeno per ansia di “successo” (chiamalo così, e fa ridere, essere conosciuti o riconosciuti).

I motivi sono altri, checchè dicano che fare il dj abbia delle scadenze e bisogna farlo solo si è giovani.

Ma dove avrete mai la possibilità di incontrare tanta gente, ognuna col suo bagaglio di vita, con la sua storia, che incrocerete, perderete e ritroverete sempre e solo in quel magico mondo?

Chi prenderà un pezzo di cuore, chi lo conquisterà, chi vi stupirà, certo anche chi ve lo spezzerà. Chi vi racconterà storie che mai avrei saputo? E succede ogni volta che faccio il DJ, nonostante riesca a stare vivo e vegeto in questo mondo complicato.

Però è bello quello che accade ogni volta accendo la consolle: c’è la storia di Daniele che corre l’Urban Trail con la sua compagna e mi racconta il rifugio della sua barchetta nel mare. Ci sono Giandomenico e Milena che si sbattono per l’evento. C’è Deb che immortala quel che accade e lo posta sui social. C’è Alessio dei service, sempre gentile e capace di risolvere ogni problema. C’è Rovelli Michelegiuseppe che presenta e riesce a reggere una lunghissima lista di nomi, bravissimo, con cui non avevo lavorato ma che conoscevo per fama. C’è Corrado che si é fatto una dieci chilometri mica da ridere e si ristora con una birra. C’è Valex provvidenziale a prestarmi i cavi per la consolle. C’è Federico che da Barone, suo mitico nickname, è diventato imprenditore senza perdere mai sorriso e gentilezza. C’è Nicola, altro imprenditore, con cui ho condiviso lezioni in Scienze Politiche che mi fa un video a tradimento. C’è Paolo che ora fa il sindaco e con la voce rauca saluta tutti. Ci sono Sonia e Valentina che appaiono per caso e mi riempiono di sorrisi e poi Andrea, che giocava in una squadra che ho allenato che mi racconta che ora sta in Germania a Dresda e fa il DJ anche lui. C’è Alessandro che mi chiede consiglio per la sua scelta di iscriversi facoltà di Scienze Politiche e poi c’è Anna che fa una foto, mi saluta via whatsapp e poi fugge via. C’è Alberto che doveva passare ma “eravamo in 14 e non c’era posto” C’è Michele che scherza sulle mie scelte musicali e controlla che l’evento vada bene.

Protagonisti di storie che si incrociano con la musica.

Amo la notte e credo che solo la notte ti dia questa magica che non troveresti mai di giorno.

Grazie a tutti!

Open Gate e Cube, quanti ricordi in una discoteca!

Open, Cube. Te lo ricordi?

Chiude anzi cambia destinazione uno dei templi storici della notte, una discoteca nata e vissuta per essere (solo) discoteca, come si faceva fino agli anni 90 e ai primi Duemila, con un impianto potentissimo, una consolle in evidenza dove la figura del DJ era centrale, la cubista, gli interni luccicanti e tanta pista a disposizione.

Charlie Team, Tuttiigusti, Bulla&Saba, le feste erasmus, i freedrink di Gianni Boy, il Ready, il Todos in Delirio, i Dauri, eccetera quante sigle di organizzazioni, dj, generazioni di persone sono transitate per l’Open?

Altri tempi e riflessioni.

Che stiamo invecchiando (ed é brutto) e che quel bel mondo di serate, gente, organizzazioni, allegria e musica è proprio finito e oggi camminiamo tra le macerie di un mondo della notte ben diverso, meno affascinante e originale.

Solo questione d’età? No. Chi ha vissuto “quella notte” ha ancora energia e creatività da spendere e sente che é stata un’epoca bellissima.

Non è un caso che oggi passi tanta musica commerciale degli anni 90/2000 e che tutti rincorrano quel tempo.

Insomma, puoi pensarla in mille modi, dire che siamo vecchi rincoglioniti e non apprezziamo il presente, ma nulla é più come prima e nulla ritornerà e le macerie dell’Open/Cube rappresentano un pezzo della notte cagliaritana che muore per sempre.