Chi te lo fa fare di fare DJ? Ma non ti sei stancato?
Molti mi chiedono da anni sta cosa. E sapete che vi dico? No.
Non per denaro, nemmeno per ansia di “successo” (chiamalo così, e fa ridere, essere conosciuti o riconosciuti).
I motivi sono altri, checchè dicano che fare il dj abbia delle scadenze e bisogna farlo solo si è giovani.
Ma dove avrete mai la possibilità di incontrare tanta gente, ognuna col suo bagaglio di vita, con la sua storia, che incrocerete, perderete e ritroverete sempre e solo in quel magico mondo?
Chi prenderà un pezzo di cuore, chi lo conquisterà, chi vi stupirà, certo anche chi ve lo spezzerà. Chi vi racconterà storie che mai avrei saputo? E succede ogni volta che faccio il DJ, nonostante riesca a stare vivo e vegeto in questo mondo complicato.
Però è bello quello che accade ogni volta accendo la consolle: c’è la storia di Daniele che corre l’Urban Trail con la sua compagna e mi racconta il rifugio della sua barchetta nel mare. Ci sono Giandomenico e Milena che si sbattono per l’evento. C’è Deb che immortala quel che accade e lo posta sui social. C’è Alessio dei service, sempre gentile e capace di risolvere ogni problema. C’è Rovelli Michelegiuseppe che presenta e riesce a reggere una lunghissima lista di nomi, bravissimo, con cui non avevo lavorato ma che conoscevo per fama. C’è Corrado che si é fatto una dieci chilometri mica da ridere e si ristora con una birra. C’è Valex provvidenziale a prestarmi i cavi per la consolle. C’è Federico che da Barone, suo mitico nickname, è diventato imprenditore senza perdere mai sorriso e gentilezza. C’è Nicola, altro imprenditore, con cui ho condiviso lezioni in Scienze Politiche che mi fa un video a tradimento. C’è Paolo che ora fa il sindaco e con la voce rauca saluta tutti. Ci sono Sonia e Valentina che appaiono per caso e mi riempiono di sorrisi e poi Andrea, che giocava in una squadra che ho allenato che mi racconta che ora sta in Germania a Dresda e fa il DJ anche lui. C’è Alessandro che mi chiede consiglio per la sua scelta di iscriversi facoltà di Scienze Politiche e poi c’è Anna che fa una foto, mi saluta via whatsapp e poi fugge via. C’è Alberto che doveva passare ma “eravamo in 14 e non c’era posto” C’è Michele che scherza sulle mie scelte musicali e controlla che l’evento vada bene.
Protagonisti di storie che si incrociano con la musica.
Amo la notte e credo che solo la notte ti dia questa magica che non troveresti mai di giorno.
Grazie a tutti!