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Invidia

Come se non li avessi percepiti quelli che appena ti vedono lontano cominciano con le battutine “ecco, ora fa il figo perchè sta a Milano” e iniziano a buttare sottile veleno e sarcasmo. Li avete conosciuti mai?
Il prezzo da pagare.
Una delle cose che devi sopportare nella vita è l’invidia. Devi essere pronto all’invidia e allo sgambetto quando fai, ti esponi, comunichi, proponi, progetti, ti muovi, rompi le regole e su connottu. A Milano, per dire non ti si filano e se ti seguono sono proprio attenti perchè sei uno su mille. Qui se emergi un attimo dai tanti fai un peccato.
Ci sono persone che vedono questo come un valore aggiunto e altre, quelle piccole, che se ne fanno una malattia e allora “no, non può essere”.
Nella mia vita ne ho visto tanta invidia, travestita da falsi amici e collaboratori.
Non sopportavano ma non lo dicevano mai. Poi nelle classiche prove dei fatti e nei comportamenti emergeva quel loro lato.
E anche quando cercavi di coinvolgerli, stimolarli, rafforzarli per loro, dare sostegno e supporto era sempre un modo “per farti vedere” “per essere al centro dell’attenzione”. Perchè tu, entusiasta fin dall’anima, eri il coglione che perdeva tempo 😁. Poi quando riesci ecco che è colpa tua: sofferenza, tempo, sacrifici, persistenza sono piccoli particolari.
Poi c’è la selezione naturale che ti fa scegliere e l’esperienza che ti aiuta a capire. Ma resta sempre amarezza e qualche volta dolore, una ferita aperta quando questa invidia arriva da persone a cui volevi bene.
Un gran respiro, un anglosassone coddary e si va avanti. 💪

Senza età

Rossi 37, Buffon 38… Li vedi correre, vincere, giocare con una passione e una energia che fa spavento a tanti ventenni. Eppure tanta gente, i soliti benpensanti invecchiati precocemente se non rincoglioniti con i loro discorsi da pantofole e canottiera, continuano a dire che l’età giochi a sfavore delle passioni. Che bisogna smettere. Che si diventa grandi. Che si è vecchi. Che ora basta e pregano per i loro ritiri. Ecco qualche prova di alta prestazione.
Quando si comincerà a ragionare che la vita vada vissuta fino in fondo, che il fisico e la mente se allenati e sani, possano dare risultati importanti e i limiti siano solo in molte stupide menti?

La scalata è sofferenza

Bisogna capire che non siamo simpatici a tutti a meno che non stiamo chiusi a casa. Più ci mettiamo in gioco, più puntiamo in alto, più sappiamo fare, più accumuliamo invidie e antipatie. Strade sbarrate e sgambetti. Boicottaggi e cattiverie. Bisogna essere forti, fortissimi, se si vuol vincere ma soprattutto crescere. Soffrire in silenzio, accettare la sconfitta, prepararsi ai voltafaccia, lavorare e pazientare.