Come se non li avessi percepiti quelli che appena ti vedono lontano cominciano con le battutine “ecco, ora fa il figo perchè sta a Milano” e iniziano a buttare sottile veleno e sarcasmo. Li avete conosciuti mai?
Il prezzo da pagare.
Una delle cose che devi sopportare nella vita è l’invidia. Devi essere pronto all’invidia e allo sgambetto quando fai, ti esponi, comunichi, proponi, progetti, ti muovi, rompi le regole e su connottu. A Milano, per dire non ti si filano e se ti seguono sono proprio attenti perchè sei uno su mille. Qui se emergi un attimo dai tanti fai un peccato.
Ci sono persone che vedono questo come un valore aggiunto e altre, quelle piccole, che se ne fanno una malattia e allora “no, non può essere”.
Nella mia vita ne ho visto tanta invidia, travestita da falsi amici e collaboratori.
Non sopportavano ma non lo dicevano mai. Poi nelle classiche prove dei fatti e nei comportamenti emergeva quel loro lato.
E anche quando cercavi di coinvolgerli, stimolarli, rafforzarli per loro, dare sostegno e supporto era sempre un modo “per farti vedere” “per essere al centro dell’attenzione”. Perchè tu, entusiasta fin dall’anima, eri il coglione che perdeva tempo 😁. Poi quando riesci ecco che è colpa tua: sofferenza, tempo, sacrifici, persistenza sono piccoli particolari.
Poi c’è la selezione naturale che ti fa scegliere e l’esperienza che ti aiuta a capire. Ma resta sempre amarezza e qualche volta dolore, una ferita aperta quando questa invidia arriva da persone a cui volevi bene.
Un gran respiro, un anglosassone coddary e si va avanti. 💪