
Post di inizio anno (2024)
Ho pensato e ripensato se scrivere qualcosa. Non ho voglia di fare recap o gallery anche perché i momenti bellissimi sono stati tanti.
Ho pensato e ripensato se scrivere qualcosa. Non ho voglia di fare recap o gallery anche perché i momenti bellissimi sono stati tanti.
Le strade si adornano di luci colorate e le case si vestono di ghirlande scintillanti, Natale: un pensiero ricorrente mi tormenta.
Finisco il mio djset e mi godo le esibizioni degli altri dj e poi ancora degli ospiti.Carico di adrenalina post prestazione, senza un briciolo di stanchezza nonostante tre giorni in giro, vago per la spiaggia alla ricerca di un punto di gravità permanente. Saluto amiche e amici che non vedevo
Quanta acqua è passata da quando, estate 2018 pensavo che forse quella epserienza milanese sarebbe stato un capitolo, bellissimo, ma pur sempre un capitolo. Ci riflettevo qui, in questa spiaggia, ravanando le scatole a due pazienti amiche con cui parlavo seduto in riva al mare.Poi quel pensiero divenne realtà un
Bollettino medico-ideale (volevo condividerlo con voi). Dovrò ringraziare questo momento di difficoltà perché mi sta insegnando tante cose. Mi sta insegnando il valore del riposo, del silenzio e della disconnessione virtuale Mi sta insegnando l’amore e l’affetto (spesso inatteso) di chi ho attorno (e nessuna recriminazione per chi si è
Angolo inezie. Volevo comprarmi gli occhiali alla moda “che vanno adesso” poi mi son chiesto, caro Tixi, cosa ti distinguerebbe dagli altri? Nella rincorsa ossessionata della moda di stagione che prevede una serie di oggetti e comportamenti che ti etichettano come “accettabile socialmente” e meritevole di attenzione (ovviamente in quei
Quante cose son capitate oggi, ci sarebbe da scrivere un libro. L’aria calda di Milano mi abbraccia come un figlio perduto tra le luci di un semaforo, i profumi di primavera e i rumori dei passi che si perdono, nessuna nostalgia nessuna distanza, tutto è un continuo evolversi e scoprire
“Sei tu il posto dove vivi” dice un’amica mentre un altro giorno va via a Milano e gli ultimi chiarori di un sole nuvoloso vengono sostituiti dalle lampare sullo specchio d’acqua del naviglio. Voglio essere una spugna di mare, in balia delle onde e della bonaccia, che può assorbire tutto
C’è il tramonto sulla pista, c’è una valigia semivuota, due libri, un quaderno d’appunti una carta di imbarco. Un file di ricordi assuefatti da brusii e rumori di aeroporto, tintinni di tazzine e video con immagini e una stanchezza a chili dopo un weekend lungo. C’è un volo che aspetta
Sempre bello svegliarsi in un’altra città, specie se c’è un’aria di mare, specie se sei fuori stagione e te la puoi godere nei suoi silenzi e nei suoi segreti. E poi pensi a tutti quelli che non prendono mai una decisione di cambiare, a quelli che fanno sempre le stesse