Alghero, profumo di Sardegna! Anche nei tristi ritorni, c’è qualcosa di bello: godersi la mia terra dal mattino presto per amarla di più ad ogni rientro. Alghero, quanti ricordi. Capodanni e il mio soggiorno in Irlanda da cui partiva sempre il volo Ryan Air. Era il 2007. Sembra un’eternità. Questo aeroporto lo conoscevo bene. Era la mia porta sul mondo, ma anche quella del mio rientro a casa. Come non scordare il viaggio di ritorno, fine maggio 2007 quando papà ha fermato la macchina in piena campagna e ho sentito l’inconfondibile aroma della nostra terra.
Atterraggio all’alba, noleggio una macchina e mi aspettano 200 chilometri. Musica alla radio e si va con il sole che pian piano sale.
Sicuramente non posso dire che le mie giornate siano noiose e che non mi sposti mai di casa…
Area di servizio Abbasanta, famiglia del nord
Un ragazzino vestito di marca Moncler verde pisello, Nike di quelle che han tutti perché quest’anno è così, occhiali Rayban da fintocieco, esce dal bar col fare togo, scatarra e sputa.
Il padre lo attende in Suv ed esclama: “sembri un divo di Hollywood!”
Ancora chilometri, macchina da restituire all’aeroporto. Controllo veloce, trenino. Fermata di Elmas Aeroporto, ripete la voce metallica di ogni stazione Trenitalia.
Dopo il mio breve viaggio in treno Elmas-Cagliari le prime tre(cento) sensazioni:
– ma a che serve la fermata Santa Gilla?
– mi sono ricordato quando tornavo dalla trasferte del chiagliari e dalla visita di leva dopo il viaggio in nave Genova-Portotorres;
– ho chiesto in spagnolo al tabaccaio un biglietto del pullman
– che brutta gente c’è in piazza Matteotti, ma brutta;
– mi sento un alieno con uno zaino girando per la mia città;
-auto alla ca**o di cane: bentornato a chiagliari
Il viaggio finisce, tutto diventa più familiare.
Volevo ringraziare tutte le persone che tra ieri e oggi mi hanno chiamato e mandato messaggi. Tutto ok.
Il sorriso e l’abbraccio di una mamma supera di gran lunga l’amarezza di un viaggio interrotto.