Non l’avevo scritto nei precedenti post ma lo voglio fare oggi.

Ricordo una strada dove c’è una chiesa, vicino alla collina di Wavel, a Cracovia.

Ci sono passato il primo giorno, lunedì, di pomeriggio: c’era una donna, che al freddo, cantava qualcosa di lirico. Ci sono ripassato l’ultima sera, verso le dieci, e lei era ancora là a intonare il suo canto, nonostante tutto. Qualcuno si fermava, qualcun altro metteva una moneta nel bicchiere là davanti.

Non sembrava né povera, né pazza. Eppure cantava. Rompeva il silenzio. Forse era un voto, forse voleva accompagnare i passanti e i turisti, forse non voleva restare sola a casa.

Forse era una forma di nostalgia o di amore. Non lo saprò mai.

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