Il rientro

Le mie note nascono a cavallo tra trasferimenti, ritagli, attese, voli e viaggi in treno. Ora sono in un bed and breakfast a Orio al Serio, vicino all’aeroporto di Bergamo: sono partito da Londra stamattina e visto che ho fatto la notte in aeroporto e il volo per Cagliari è nel primo pomeriggio, ho deciso di fermarmi qui a riposare, fare una doccia, rilassarmi. Volevo dormire dopo aver rateizzato il mio sonno tra l’aeroporto e il volo, ma non ce la faccio. Scrivo, tanto per cambiare.

Ieri non potevo concludere la mia giornata londinese senza una vita che sostituisse degnamente le solite passeggiate. Così alle dieci del mattino, più o meno a Oxford Circus, una delle piazze centrali, è balenata l’idea: Stonehenge. Uno sguardo all’iPhone per capire quali mezzi prendere e sono andato di corsa alla stazione di Waterloo, da cui partiva il treno per Salisbury, il paese più vicino al sito.

Stonehenge è quello che chiamo un posto dell’anima: per qualcuno un ammasso di pietre messe chissà per cosa, per altri come me luogo di magia e di leggenda. mi son ricordato che esisteva, e che volevo andarci da tempo. Una di quelle cose nella mia lista infinita, com’era il Cammmino di Santiago.

Ho preso il treno rotolando verso sud. L’occasione era anche quella di vedere l’Inghilterra fuori da Londra: proprio qui assapori il vero senso di questo incredibile paese. Case basse, paesaggi, cieli, gente semplice, calore nei pub. Tutto semplicemente magico. Mi sono ricordato un attimo l’Irlanda dove 5 anni fa sono stato per un po’ di mesi. Ricordi fantastici.

Ore 11,29 primo treno, senza indugi. Poi un bus ed ecco questa costruzione megalitica apparire in tutta la sua splendida maestosità. L’ho osservata. Mi sono seduto, freddo pungente, un verde immenso attorno e sopra la mia testa un cielo di nuvole che correvano. Poi pioggia e vento. Cercavo anche qui la mia anima, cercavo tutta l’energia e la magia possibile per rifocillare il cuore e la mente e prepararmi sempre meglio alla vita. Chissà che non fosse anche qui. Chi lo sa.

Il ritorno è stato carico come sempre di pensieri: mi sono fermato in un pub di Salisbury, ho fatto fuori una birra più grande di me per riscaldarmi e ho preso il treno delle 16,42 per Londra.

Ultima sera, luci delle strade, pullman rossi: camminavo tra le case basse di Notting Hill e in fondo in fondo pensavo che mi sarebbe piaciuto essere Hugh Grant e incontrare da queste parti la mia Julia Roberts con sottofondo di Ronan Keating. Ma mi chiamo Tixi, domani torno a Chagliari e il sogno scompare…

E allora, ho pensato, godiamoci l’ultima sera prima di andare all’aeroporto, volo ore 6 da Stansted. Ecco qui, a Bergamo, poche ore prima di ripartire per la Sardegna. Rigenerato da una doccia, relax e a metà pomeriggio un altro volo e poi due serate in programma, due dj set, Charlie e Orus: non si può dire che non avrò un sabato intenso. Vi aspetto 🙂

ps:  Non è vero che la vita è solo sangue e dolore. Se ti sforzi di trovare i lati positivi delle cose e delle persone, se sorridi alla sfortuna, se ti muovi e non stai fermo a lamentarti, la tua ruota gira sempre.

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