Comodini che piangono…

libriLa verità? Mi vergogno. Il comodino piange. Ci sono tanti libri che aspettano di essere letti. Libri iniziati o comprati e non ancora letti. Mi stupisco quando sento amici e amiche che leggono libri in poco più di una settimana. Mi sento un dilettante, mi chiedo come facciano. Questo ritmo lo riesco a tenere solo quando viaggio e a seconda dei libri che ho tra le mani. Ci sono quelli in cui una frase tira l’altra. Altri invece mi annoiano e li lascio perdere dopo qualche capitolo.

Eppure il libro è una sana medicina contro i mali, la stanchezza, un tesoro inestimabile di idee, frasi e parole che per chi scrive non ha eguali, un comodo pertugio nei periodi di difficoltà e tristezza. Azzeccarli è sempre difficile anche se qualche autore mi pare sia una garanzia più di altri. Scrive bene, ha una storia semplice e mi permette di seguirlo. Senza parlare di quell’oscena lista di libri “motivazionali” che mi compro ogni volta. Scrivono sempre le stesse cose, ma non ne faccio a meno. Un altro segreto di cui forse mi dovrei vergognare Avete presenti quelli della serie “Come migliorare la tua comunicazione”, “Come diventare un venditore”.

Però va detto: a scuola ci hanno insegnato tantissime cose, ma c’è stata carenza su alcuni temi importantissimi, come la motivazione e il saper comunicare non solo con le parole.

 

A proposito, se avete idea di qualche libro facile, coinvolgente e con una bella storia (che richiesta ovvia), segnalate pure.

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