Tixi

Barcelloneta, mare e pensieri

Strano ma vero, 21:30 la spiaggia è ancora viva e affollata come se fosse una grande piazza. La gente ama vivere i propri spazi senza ritirarsi, i chiringuitos con prezzi turistici (per dire, alti) lavorano a tutta birra. Musica, c’è chi mangia, chi si fuma la canna, chi si fa

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Vivi e lascia vivere

Ha vinto lui, possiamo dirlo? Le stranezze nella spiaggia di barcellona sono tante e diverse ma sfuggono. Nessuno si sorprende più di tanto, le persone vedono tutto questo come normalità, non si allarmano, non strillano sui social, non fanno articoli sui giornali, così come è tollerata normalità farsi uno spinello

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Spiaggia pulsante

A conferma che la spiaggia sia un cuore pulsante della città di Barcellona non un accessorio è quasi l’una e mezza e migliaia di giovani si riversano per giocare, ascoltar musica, bere e fumare o semplicemente sdraiarsi. Ci sono pure famiglie e bimbi. Perfino la pulizia del litorale, attraverso mezzi

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Alba chiara

L’alba mi ha regalato il profumo di pioggia sull’asfalto quasi fosse un magico dono per ricordarmi che la Sardegna si riconosce sempre dai profumi. Solita corsa ansiosa in aeroporto ma con anticipo esagerato, giusto per aver tempo per tutto, una spremuta, acqua, scrivere, respirare, riconnettermi prima del solito cambio di

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3 gennaio, sole a Barcellona

Le previsioni davano freddo ma sorpresa delle sorprese ho trovato qui un bel po’ di primavera. Sole, venticello sopportabile e così mi son fiondato da Decathlon per acquistare tre oggettini, i più economici possibili, per andare a correre: maglietta, pantaloni e calze. Trenta euro spesi benissimo. Cambio programma, quindi: corsa

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