Ha vinto lui, possiamo dirlo? Le stranezze nella spiaggia di barcellona sono tante e diverse ma sfuggono. Nessuno si sorprende più di tanto, le persone vedono tutto questo come normalità, non si allarmano, non strillano sui social, non fanno articoli sui giornali, così come è tollerata normalità farsi uno spinello in spiaggia o tracannare mojito venduto da ambulanti abusivi, ma se esageri sono dolori, la polizia qui, presente ovunque a controllare i maggiori luoghi di aggregazione, non fa sconti. Vige una sorta di tacito “vivi e fatti i cazzi tuoi”.
Pensare che a poche centinaia di metri da qui, nudisti e bagnanti – famiglie comprese – facciano il bagno gomito a gomito (o pisello a slip) fa capire il grado di libertà e libertinismo di questa città.
La cattolicissima Spagna, la sua storia, ha realizzato in pochi anni dalle restrizioni del franchismo un modello interessante di compromesso tra tradizione e libertà. Con le sue difficoltà e contraddizioni, aggiungo, perché crisi e precarietà sono presenti eccome, anche nella ricca Catalogna che prova a smarcarsi.
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