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9 marzo giornata internazionale dei DJ

Oggi 9 Marzo è la giornata internazionale del Dj, una figura che dagli anni 70 del secolo scorso ha dato un fortissimo impulso alla diffusione della musica e del divertimento notturno in tutto il mondo.

Molti si staranno chiedendo da quando nasce questa data! Pensate che l’istituzione di risale al 9 Marzo del 2001 e a renderla ufficiale è stata nientemeno che l’UNESCO. Read More

3 ragioni per cui il DJ Alberto Lisini manca profondamente

Alberto Lisini manca profondamente. Alberto Lisini è stata una persona speciale con cui ho lavorato tanti anni in consolle. Amico, collega DJ, mentore, esempio, professionista impeccabile, ho condiviso una delle prime serate da DJ resident proprio con lui, alla discoteca Varadero di Cagliari nel 2001.

La comunità musicale ha perso un luminoso astro quando Alberto, il DJ con un cuore d’oro e mani magiche sui giradischi, è stato portato via troppo presto nel 2014. La sua assenza ha lasciato un vuoto incolmabile, e ciò che rende la sua mancanza così palpabile sono principalmente tre ragioni che definiscono il suo ruolo unico nell’universo dei DJ.

1) Apertura Mentale Musicale: Un Precursore di Nuovi Suoni

Alberto Lisini era noto per la sua incredibile apertura mentale nei confronti della musica. Era un vero visionario quando si trattava di esplorare nuovi generi e suoni. La sua capacità di mescolare e fondere diverse correnti musicali era semplicemente sorprendente. Era sempre un passo avanti agli altri, introducendo al pubblico le ultime tendenze musicali molto prima che diventassero popolari.

Il suo coraggio nel rompere le barriere musicali e nel sperimentare nuovi stili ha ispirato molte nuove generazioni di DJ. Alberto Lisini ha dimostrato che la musica è un linguaggio universale che può unire le persone, indipendentemente dalla loro origine o preferenze. La sua apertura mentale musicale ha creato un ponte tra culture e generi musicali, un lascito che rimarrà indelebile.

2) Il DJ come Professionista e Artista: Dedizione Insuperabile

Alberto Lisini incarnava l’essenza stessa del DJ professionista e artista. La sua dedizione al craft era evidente in ogni performance. Era uno studente instancabile della musica, trascorrendo ore a perfezionare le sue abilità tecniche e a scoprire nuovi suoni. Era sempre in cerca di quel mix perfetto che avrebbe fatto brillare la pista da ballo.

Ma Alberto era anche un artista. Ogni sua esibizione era un’opera d’arte unica, una storia musicale che sapeva catturare l’attenzione del pubblico e portarlo in un viaggio emozionale. Era capace di leggere la folla come pochi altri, creando una connessione profonda tra la musica e gli ascoltatori.

3) Tecnica e Scelta Musicale: Un Maestro dei Suoni

Uno degli aspetti che rendeva Alberto straordinario era la sua tecnica impeccabile e la sua abilità nella scelta musicale. Era un maestro nel mixare le tracce in modo fluido e sorprendente. Le sue transizioni erano così fluide che sembravano essere parte integrante della canzone stessa.

Ma la sua vera magia risiedeva nella sua capacità di selezionare la musica perfetta per l’occasione. Conosceva il suo pubblico così bene che poteva anticipare i loro desideri e umori musicali. Ogni sua scelta musicale era una sorpresa piacevole, un regalo per l’udito di chiunque fosse presente alle sue performance.

Alberto come DJ manca profondamente per la sua apertura mentale musicale, la sua dedizione come professionista e artista, e la sua maestria tecnica e nella scelta musicale. La sua eredità continua a ispirare coloro che, come me, lo hanno conosciuto e apprezzato, dimostrando che la musica può essere una forza unificante e trasformativa nelle mani di un vero artista come lui. Ma anche che si può essere DJ senza troppi compromessi.

La sua musica vivrà per sempre nei nostri cuori e nelle nostre orecchie. Grazie ancora Alberto.

La mia seconda vita da DJ Tixi

Qualche anno fa, prima che la trap e la musica latina italiana facessero irruzione sulla scena, ero a un bivio: continuare a fare il dj classico e adagiarmi o provarne altre strade ri-pensandomi, senza perdere l’anima “pop”.

Quel nuovo scenario musicale mi ha dato consapevolezza, mi ha fatto riflettere sulla bellezza e la profondità della musica che avevo sempre amato e che non andava perduta.

Quel tesoro di esperienze, vinili, cd, viaggi, festival e serate poteva sopravvivere in un mondo dove il prodotto musicale era talmente massificato che fare “altro” rischiava di portarti fuori da tutto?

La mia second life da DJ non era restare fossilizzato o seguire quella ondata, ma fare scelte e agire come un “tramite”.

Mentre molti DJ si precipitavano a suonare le ultime hit, io vedevo opportunità: diventare un ponte tra il pubblico generalista e quei ritmi meno scontati ma non troppo di nicchia. Funky e disco 70 e 80, tribal e organic, genericamente house.

Entrare in un nuovo mondo. Pensare a partire dal tramonto. Ripensare al concetto di djset e dj. Iniziare a studiare musica e cominciare a produrre musica.

C’era un intero universo di musica tra il mainstream e l’underground. Musica che magari non sentivi in radio e nei locali, eppure diffusa in Europa, con i suoi appassionati (veri e potenziali), la sua storia e il suo impatto.

Più persone potevano aver “accesso” a questi suoni, scoprirli ed apprezzarli.

Quando cresci, infatti, certi ritmi e testi possono non risuonare più con la tua esperienza. La trap e il latino italiano non sono miei, non ho nulla che mi leghi con loro.

Da alcuni anni così ho l’opportunità unica di “guidare” le persone per un altro viaggio, offrendo qualcosa che magari non avrebbero ascoltato da soli, ma che avrebbero potuto amare una volta sentito. Ho iniziato a produrre e questo mi rende fiero di poter lasciare qualcosa.

Questo è il vero potere della musica e il privilegio di chi fa il dj ed ha un po’ di esperienza: mai adagiarsi ma muoversi, anche cambiando pelle.

La bellezza della musica è la sua universalità, ma è fondamentale rimanere onesti con se stessi e trovare quei suoni che risuonano con la propria anima e son coerenti al proprio cammino.

Gratitudine di fine estate (da dj)

Gratitudine.

Sì, l’estate non è finita.

Ho due ore di ritardo di volo, biglietti del pullman bruciati e non ho capito bene a che ora arriverò in Spagna.

È stata una stagione musicale potentissima.

Ancora non ci credo ma la metto tra migliori della mia oramai lunga vita da dj. Tantissime serate, eventi, festival e due dischi usciti su Spotify.

Penso alla stranezza della vita come il cuore che provo a fare per questa foto, attirandomi – giustamente – i sorrisi e le ironie di chi mi sta vicino di posto. Ci rinuncio, non riesco a farlo bene.

Questo cuore è come me, imperfetto e incerto, asimmetrico e tutt’altro che memorabile. Il cuore di chi prova a far quadrare le cose e mentre si architetta a cercare una perfezione che non raggiunge mai poi le cose vanno.

Todo se cumple, lo dico spesso.

L’importante è il senso. Significa amore e gratitudine.

Sono arrivate tante belle cose che hanno lenito i dolori delle mancanze.

Grazie a chi c’è stato, ieri come oggi, sotto la

consolle a ballare o in qualche locale ad ascoltare i miei djset, ma anche a chi solamente mi ha supportato con tanto affetto.

A presto! 🫶

Grazie in particolare

Bacàn Club Nautico Chia Palazzo Doglio Sunshine Rey Costa Rei Sardegna Maiori Villasimius Porto Turistico Calasetta Soul Club Saia

DJset, Michela Murgia e tempo che passa

Finisco il mio djset e mi godo le esibizioni degli altri dj e poi ancora degli ospiti.
Carico di adrenalina post prestazione, senza un briciolo di stanchezza nonostante tre giorni in giro, vago per la spiaggia alla ricerca di un punto di gravità permanente. Saluto amiche e amici che non vedevo da anni, curioso tra i volti della gente dall’altra parte della barricata, dopo averli ammirati dalla consolle.
Ringrazio Simonluca, poi Steve Sax e poi Alex the voice. Parlo con Guax di musica dance e Sandrone Murru che mi racconta della sua second life spagnola. E ancora tanti altri amici di consolle che abbraccio, Max, Fabrizio, l’altro Max, Roby, Gianfry. Appare anche Gianni insieme a Vale, poi Garghy e Deca. Sono stanco e non riesco a elencarli tutti.
In consolle sale ora Cristian Marchi. Il sole sta per andar via. Devo a tanti suoi pezzi la mia fortuna da dj. Gli sono grato ancora.
Poi mi allontano, prendo una sedia lasciata vuota, mi metto a guardare il mare. La bandiera è rossa, niente bagni anche perché il vento si è rinfrescato. Poggio lo zaino pieno di roba del viaggio e finisco il mojito.
Ripenso alla vicenda di Michela Murgia che ho appreso con dolore dal giornale, e tutto d’un tratto la leggerezza della musica diventa introspezione e pensiero.
Come si vive sapendo di avere delle grosse possibilità di morire a breve? Quali i pensieri, quali le sensazioni? Ci avete mai pensato? Può accadere a tutti. Forse è per quello che oggi più di ieri e di domani conta godersi solo il presente senza progettare e perdere tempo. Tagliando e sistemando, minimizzando i lamenti e facendo leva sulla volontà personale.

Mi sto aggrappando alla musica e alla scrittura. Lo vedo come atto d’amore verso gli altri. Come l’amore che davvero Ale ha saputo dare fino a quel giorno terribile. Anche la sua parabola aiuta a capire quanto siamo di passaggio e quanto tutto si risolva anche in pochi attimi. A nulla vale prendersela per cose che non resteranno.
La meditazione mi ha insegnato approcci nuovi.
Forse non ho costruito nulla, e se lo pensate avete ragione, ma sono certo di aver provato sempre a vivere come mi piace. Di essermi sbattuto per avere sempre più coerenza tra parole e azioni. E di imparare ad allontanarmi da chi ama mettere i puntini sulle i.
Se siete nel dubbio, non fatevi mai incravattare da un’esistenza che non volete. Mai.

Le mie prossime serate da DJ!

Con la stagione primaverile ricominciano tanti appuntamenti che mi vedranno in consolle. E’ una settimana bellissima e ora ti scrivo qualche data:

Oggi, mercoledì 3 maggio, dalle ore 18,30, nella cornice del Palazzo Doglio a Cagliari, all’Osteria del Forte, cominciamo gli aperitivi del mercoledì. Proporrò una selezione di musica 70/80 rivisitata in chiave moderna.

Giovedì 4 maggio ti aspetto al Sunset del Bacan, dalle 19 circa, per un drink accompagnato dalla selezione musicale organic e melodic house che propongo anche ogni domenica. Il luogo, dove potrai ammirare un tramonto unico in città, è nel porto della Marina di Sant’Elmo, Calata dei Mercedari, a due passi dalla Basilica Bonaria.

Se sei a Milano, poi, ti aspetto con due appuntamenti sempre questo weekend (ebbene sì, ogni tanto viaggio!)

Venerdì 5 maggio nell’accogliente e amichevole Mantra (Quartiere Isola, Metro Garibaldi, Via Jacopo dal Verme 16) dall’aperitivo alla mezzanotte ho preparato una bella selezione house che ripercorrerà anche gli anni 90. Perché passare? E’ un locale che ti dà delle vibes assolutamente positive e rappresenta un perfetto connubio tra Oriente e Messico!
Sabato 6 maggio, per tutto il giorno, sempre a Milano, sarò al Playmore (Metro Moscova), un grande centro sportivo e culturale che si occupa di tantissimi progetti, legato anche alla Fondazione Milan. E’ il terzo anno in cui sono il DJ ufficiale, è un evento imperdibile di sport e musica, che terminerà con una grandissima festa.
Domenica 7 maggio cambiamo ancora luogo e prospettiva e torniamo in Sardegna, in riva al mare: sarò al Sunshine Rey di Costa Rei (Muravera) per una giornata speciale in ricordo dell’amico DJ Ale Massessi che ci ha lasciato un anno fa. Insieme a me tutti i colleghi e amici DJ che hanno conosciuto e collaborato con Ale ma anche alcuni ospiti importanti tra cui il DJ Cristian Marchi.

Ci vediamo in giro, le serate da DJ a luglio e agosto

Ci vediamo in giro, con la musica!

29.7 Bacan (Cagliari)

31.7 Sunshine Rey (Costa Rei)

4.8 Festixi

5.8 Bacan (Cagliari)

6.8 Nora Summer Festival (Pula)

8.8 NOMÀD (Pula)

10.8 Festixi

11.8 Maiori Villasimius (Villasimius)

12.8 Bacàn (Cagliari)

13.8 Bacan (Cagliari)

14.8 Club Nautico Chia (Chia)

15.8 Banksy Cafè (Pula)

16.8 Festixi

17.8 Nomad (Pula)

18.8 Le Terrazze Di Calamosca (Cagliari)

19.8 Bacan (Cagliari)

20.8 Bacan (Cagliari)

21.8 Nomad (Pula)

(In aggiornamento)

Lo strano Grinch DJ per Cagliari sopra un Pick-up luccicante

Lo conoscete il Grinch, quello strano personaggio con la pelle verde e gli occhi cattivi che odiava il Natale e cercava di ucciderlo a tutti i costi?

Se l’avete visto in giro per Cagliari nessun timore: lui è stato chiamato per allietare le feste. Il Natale quando arriva arriva e dobbiamo affrontarlo. Tanto vale godercelo col sorriso sulle labbra. E il Grinch di Cagliari è atipico: è un DJ e si muove a bordo di una luccicante Pick Up americano vecchio stile per dare musica e sorrisi e a tutti dalla sua consolle. Non per guastare la festa, ma per allietarla.

Nato da un’idea della società di produzione di eventi Spazio Kaos, con la mia direzione artistica, accompagnerà la città in luoghi diversi fino alla Befana, dal centro cittadino a piazza Italia a Pirri, passando per Piazza Galilei, Piazza Gramsci, Piazza Costituzione e il Porto.
Un dj set itinerante dall’esagerato impatto energetico, a propulsione esclusivamente umana, spaziando dalla dance al funky, dal pop al rock dalla dance al pop, dalla house al rock fino ai classicissimi di Natale a rotazione.  La colonna sonora perfetta, attraverso la musica, della nostra voglia di stare insieme e goderci Cagliari all’aria aperta.

Ecco il programma e le tappe del pick up:* (la mattina il djset inizia alle 11, il pomeriggio alle 17)

  • Mercoledì’ 22 dalle 17 in Piazza Costituzione
  • Giovedì’ 23.12 dalle 17 piazza Costituzione
  • Venerdì 24.12 la mattina dalle 11 in piazza Italia, la sera dalle 17 in piazza Galilei
  • Sabato 25.12 la mattina dalle 11 vicino al Porto, parcheggi fronte Calata Darsena, la sera dalle 17 in piazza Garibaldi
  • Domenica 26.12  la mattina dalle 11 vicino al Porto, parcheggi fronte Calata Darsena, la sera dalle 17 in piazza Gramsci
  • Lunedì 27 la sera dalle 17 in piazza Costituzione
  • Martedì 28 la sera dalle 17 in piazza Italia
  • Mercoledì 29 la sera dalle 17 in piazza Garibaldi
  • Giovedì 30 la sera dalle 17 in piazza Galilei
  • Venerdì 31 la mattina dalle 11 in piazza Galilei, la sera dalle 17 in piazza Costituzione
  • Sabato 1 gennaio la mattina dalle 11 in piazza Italia, la sera dalle 17 in piazza Galilei
  • Domenica 2 gennaio la mattina dalle 11 vicino al Porto, parcheggi fronte Calata Darsena, la sera dalle 17 in piazza Garibaldi
  • Lunedì 3 gennaio la sera dalle 17 in piazza Gramsci
  • Martedì 4 gennaio la sera dalle 17 in piazza Costituzione
  • Mercoledì 5 gennaio la sera dalle 17 in piazza Italia
  • Giovedì 6 gennaio la sera dalle 17 in piazza Garibaldi

Hola

Ciao Ale Massessi

“Uno che si sporcava sempre le mani”.
Avevo conosciuto Alessio allo Zero, grazie alla comune amicizia con Gianni Casella, oltre dieci anni fa.
Un ragazzo intraprendente, con una gran voglia di fare, oltre alla mia stessa passione: la musica.
Un giorno, un anno fa, mi ha raccontato la sua storia. Ha iniziato a lavorare a 16 anni nel ristorante di famiglia a Porto Corallo, poi si è fatto strada da solo, i primi soldini propri, le estati e le classiche stagioni invernali fuori dall’Isola, fino a lavorare a Madonna di Campiglio.
Non si è mai fermato: dal “semplice” cameriere è diventato imprenditore di un locale bellissimo – il Sunshine Rey – senza perdere la sua anima, il suo legame col Sarrabus e la sua gente, la sua schiettezza. Non si è seduto mai sugli allori. Faceva tutto: cameriere, service, gestore, organizzatore, oltre alla sua professione e passione da DJ.
Negli ultimi anni ci siamo visti e sentiti spesso: mi aveva chiamato come dj nel Carnevale Sarrabbese, a Orangeland e avevamo un bel progetto musicale per l’estate a Castiadas.
Ale era pignolo, incalzante, positivo, trascinatore. Incarnava l’idea del ragazzo che non si arrende, che parte dal paese e arriva a dimostrare che tutto è possibile. Mi chiamava in orari impossibili per illustrarmi le sue idee e le novità ma anche semplicemente per ridere.
Incalzante nella realizzazione delle cose che voleva, non si è mai messo problemi ad andare dritto per la sua strada, a creare connessioni, a farsi voler bene da tanti.
Mi mancheranno le sue chiamate imprevedibili, la sua ospitalità, le cene infinite nel Sarrabus, la sua lungimiranza.
Mi ha insegnato tanto e gli devo tanto.
Ultimo pensiero, forse banale. Perdere la vita così, in un attimo, a 38 anni mi ricorda che siamo di passaggio. E che forse vivere ogni giorno senza aspettare occasioni e tempo, senza perdere energia in inutili cose, è l’unica scelta.