Posts tagged cliente

In Sardegna nessuno crede nei social?

 

Qualche ora fa mi hanno girato un’intervista a un giovane scappato dall’Isola perché, leggevo, «qui nessuno crede nei social».

Le esperienze fanno benissimo e se ha trovato il suo Eldorado non posso che fargli i complimenti, anche se fare confronti tra realtà di milioni abitanti e opportunità con quattro gatti come noi, è davvero difficile.
Riprendo la sua frase «qui nessuno crede nei social»: è davvero così? Siamo così arretrati su questo fronte? In termini di innovazione siamo sempre stati dei pionieri. Manovriamo il web da tempi non sospetti e siamo una delle poche regioni in Italia dove qualcosa si muove davvero.

Vorrei comunque mostrargli una bella lista di attività, aziende e istituzioni locali che che seguo e nei social ci credono eccome. Investono fondi e chiamano pure persone che ne seguono la comunicazione. Altri magari non possono. Altri magari non percepiscono, ma arriveremo anche a quelli, ne sono sicuro.

Bisogna però sporcarsi le mani: qualcuno spieghi alle aziende e alle istituzioni, ai negozi, le opportunità dei social (e della comunicazione in genere), trasmetta la propria passione ed esperienza, si proponga seriamente, come provo sempre a fare con possibili clienti.

Credere nei social significa cambiare totalmente la visione della promozione che hanno tanti, legata ancora agli spot tv e agli spazi sui giornali, agli slogan “i migliori siamo noi” e quant’altro. Ma il risparmio e le possibilità sono davvero infinite. Tocca a noi, sul campo, conquistare la fiducia e i clienti. È come un’eco di montagna. Qualcuno lo sentirà.

Diceva un tale: io non aspetto clienti, io li creo.

Il caffè sui pantaloni

Oggi a pranzo mi fermo in un noto bar in via Pessina, di cui mi parlano sempre bene, mangio un’insalata con un amico, il tempo scorre, va tutto bene ma ci attende il gran finale: il cameriere mi rovescia il caffè sui pantaloni.

Due scuse veloci, e va via fischiettando.

Io resto un po’ così, ma son comprensivo. Non me la prendo più di tanto. Ora del conto. Ti aspetteresti che ne so magari delle scuse ufficiali, una parola simpatica e uno sconto, visto che dovrò portare i pantaloni a pulire, (almeno così farei se avessi un bar e fosse accaduto un incidente) magari per riconquistare un possibile cliente scontento. La cassiera batte le portate, evidentemente il cameriere non ha comunicato nulla, faccio presente con simpatia che un caffè è finito sui miei pantaloni e lei “eh, succede“. Nessun interesse per capire. Logico? Non credo. Pago con un sorriso e vado via. A cambiarmi.

Come non comportarsi con un cliente: lezione di marketing. Eppure ho notato in tanti locali uno sforzo per migliorare questi aspetti, che fanno la differenza spesso più della location e della bontà dei prodotti. Peccato davvero.