Ieri sera sono stato a cena con un amico che non rivedevo da anni.
Il Bistrot di Pomata si è confermato luogo azzeccato, il cameriere portoghese (non ricordo il nome) professionale e amichevole, il menù curato e interessante.
Il cameriere ha condiviso con noi la bella storia della sua vita in giro per il mondo, un susseguirsi di eventi e cambiamenti per poi approdare nell’Isola, un modo per insegnarci che abbiamo sempre qualcosa da raccontare e che ogni persona attraversa capitoli e pagine nel proprio libro esistenziale.
Quando l’atmosfera si fa conviviale, poi, quando un po’ di alcool e fiducia rallegrano e liberano, tutti mettono in gioco sé stessi e diventano meno sconosciuti.
Poi é bello rivedere un amico finalmente felice, dopo tante vicissitudini e tempeste che neanche puoi comprendere.
È bello sentire che riesce a raccontare come è stata la tempesta e scorgere coraggio e speranza dai suoi occhi.
Se poi questo amico è uno dei tuoi guru, di quelle persone che hai incontrato per caso e sono diventano tuoi punti di riferimento umani e professionali (trovare gente così oggi è complicato), il piacere è doppio.
Ben vengano mille cene e mille storie da ascoltare e da portare con me.