Se in otto ore, partendo ieri da Milano, riesci a fare una cena con i compagni delle elementari, una serata al Lido nonostante il tuo mac si riscaldi e faccia i capricci, abbracciare e farti cazziare da tua madre (ma non puoi fare queste cose, ma non sei stanco?, ma quando ti riposi), dormire quel pochino che serve per poter sopravvivere e poi trovarti all'aeroporto alle 5 del mattino destinazione Milano Linate, prima di una giornata campale per la tua vita, se sopravvivi a questo, che poi sono leggerezze, qualcosa di bello può accadere sempre. E questo anche grazie alle persone che ti vogliono bene, agli amici di vecchia data che si materializzano agli imbarchi (vero Giacomo Lorrai) o quelli che ti sorridono quando arrivi a cagliari (Paolo Melis è per te), quelli che ti trovi in consolle e in pista, insomma quelli che in fondo capiscono chi sei e tutto il tuo incasinamento ma restano al tuo fianco.