Non so se sia un caso ma negli ultimi giorni incrocio molti amici e conoscenti che hanno realizzato i propri progetti e sogni. Calciatori, comunicatori, grafici, viaggiatori, imprenditori, insegnanti, dj, produttori e tanto altro.

Li avevo lasciati anni fa nell’anonimato o annaspando col rischio di andare giù. Perché erano persone senza grandi mezzi. Perché avevano messo in gioco tutto.

Ho sempre pensato che il successo vero non sia di chi ha tanto a disposizione di partenza – e spesso é esaltato oltremodo – ma di chi ha poco o nulla e riesce a far tesoro.

Ho ascoltato le storie e ho visto che c’erano delle cose comuni molto interessanti: una grande perseveranza, un’umiltà spaventosa, l’accettazione dei sacrifici e il coraggio di rischiare prima che un talento vero e proprio nel fare.
Poca estetica molto spessore.
Piccoli artigiani prima che artisti.
Una bella lezione.