Perché la gente va conosciuta per davvero (un po' di psicologia spicciola)

Oggi un po’ di psicologia low cost riguardo un altro dei virus che colpisce la nostra piccola realtà cagliaritana.

Troppo spesso diamo ascolto al “sentito dire”. Quante volte hai scoperto di stare antipatico a persone che nemmeno ti conoscevano? Io stesso avevo in antipatia persone che conoscevo poco o niente. Sensazioni. Poi ho scoperto che era tutta una immagine mentale: nessuno può conoscere una persona se non la frequenta.

 

Ho trovato amici e collaboratori in gente che pensavo mi osteggiasse.

 

Questi ragionamenti ci si chiudono possibilità, amicizie e affetti per una semplice antipatia di pelle o per il dannosissimo “sentito dire”. Quante amicizie, quanti amori, quante collaborazioni!

Quel sentito dire che ti fa perdere tempo con gente che non ti apprezza e magari non regalare quel tempo a chi meriterebbe (e sotto sotto ti stima) per la semplice pigrizia di andare un po’ oltre.

 

Qualche settimana fa parlando con un amico chiedevo informazioni su una persona con cui avrei dovuto collaborare per scopi lavorativi. Mi ha risposto un lapidario “Lassaddu perdi” che in italiano vuol dire “lascialo perdere, non farci affari”. Curiosamente, gli ho chiesto se lo conoscesse di persona: in realtà aveva sentito solo parlare di lui.

Un grande errore che colpisce tanti. Sentire altri dar giudizi e crederci senza mettersi il dubbio. Le persone sono molto più complesse e interessanti di quanto si può credere: spetta a noi volerle conoscere e approfondire. Hanno una ricchezza che spesso crediamo non possa esserci preziosa.

 

Allora se proprio volete conoscere una persona non interessatevi di ciò che si dice o di come può forse apparire su facebook o all’esterno. Ogni persona è un grandissimo libro aperto, da leggere e da conoscere.

 

Vivere assieme, lavorare assieme, condividere giorni ti fa conoscere le persone al di là di sensazioni e “sentito dire”. Emergono i lati positivi ma anche quelli negativi, ci mancherebbe. Caratteri e personalità, idee e sensibilità diverse anche opposte. Talvolte belle, talvolte meno. Ma la “sfida” per poter vivere pienamente, lavorare, ottenere il meglio dalla vita, è sempre comprendere gli altri (anima del convivere) e trovare i punti che ci uniscono più che quelli che ci dividono. E, come diceva una persona che ho conosciuto, smettetela di guardare i difetti degli altri che tanto ne avete anche voi, e non pochi!

 

Saranno forse meno, ma questo è bello. Troppo facile aspettarsi che le persone siano come vogliamo noi, create appositamente per noi. In laboratorio, ma neanche, si possono creare.

Se le trovate, fatemi uno squillo!

 

trovata su internet

“Oltre la bellezza può esserci un’anima,

oltre la spavalderia può esserci la paura,

oltre un sorriso possono esserci delle lacrime.

Oltre ogni cosa possono esserci mille piccole sfaccettature

che possono essere viste solo da chi ha il coraggio di andare oltre.”

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