Oggi mi sono svegliato con una tremenda voglia di Sardegna. Di Sardegna, non di Cagliari. 

È strano a dirsi, ma ogni tanto mi avvolge questa strana sensazione di malinconia mista ad amore. Amore per la mia terra, che non è amore folkloristico da curva di uno stadio o stupido sbandierare un onore di città che non ha radici storiche né filosofiche. Che non ha sentimento vero e profondo ma solo odio per qualche altro. Noi, gli altri. Io, voi. Queste dispute le lascio a chi per vivere deve sempre trovarsi un nemico o un avversario.

Il viaggio fuori dalla nostra isola è una sensazione bellissima di libertà e di conoscenza, di apertura mentale e sensazioni che poi mi servono per vivere meglio la quotidianità.

Però mi vergogno un po’: quanto conosco della mia terra? Poco, pochissimo. Sono uno di quei sardi che vorrebbe costruire il futuro ma non è consapevole nemmeno del passato. Questa è una grossa ferita aperta. Sono uno di quei sardi che crede che la Sardegna sia Cagliari.

Sarà stato il cielo grigio e il freddo trentino ma ho ripensato per un attimo all’isola, ai suoi colori e anche ai suoi drammi. Alla rabbia che ci portiamo dentro quando andiamo “in continente” speranzosi di tornare e vederla migliorata per poi ritornare a annoiarci e cercare di fuggire. A quanti fuggono cercando un altro eldorado. A quanti tradimenti abbiamo sopportato ma ci siamo meritati, io per primo, sostenendo gente che ha abbracciato mortalmente la Sardegna

Tutto viaggia su quel filo di nostalgia che ti assale e che qualcuno chiama “mal di Sardegna” che ti prende di soppiatto quando in una metà mattinata di una domenica che non sembra nemmeno domenica, senti da lontano una melodia che poi riesci a capire sia una delle canzoni più belle di sempre, “Domo mia”.

Forse sono gli ultimi, freddi giorni in Trentino a farmi questo effetto, oltre a un’influenza che mi tormenta e non mi permette di godermeli al pieno delle forze. Giorni in cui sto per terminare questa entusiasmante esperienza lavorativa che come ogni anno mi ha regalato qualcosa che altrove non trovo.

Tutto presto ricomincerà con la sua quotidianità spesso noiosa, tutto avrà un altro sapore, tutto avrà forse meno magia.

La nostra Isola spesso riesci ad apprezzarla quando te ne allontani per un po’.

Leave A Comment