La notte è più bella, si vive meglio, per chi fino alle 5 non conosce sbadiglio, cantava Jovanotti.Ma perché la notte sembra tutto diverso?

Chissà perché la realtà ha tutto un altro aspetto. Dialoghi, incontri, pensieri, riflessioni, amicizie, amori.

La notte è una piccola magia quotidiana che ci aspetta dopo le 24.

Ecco qui un fine serata come tanti. Musica e luci spente, borse e cd rimessi a posto, macchina che sfida l’afa del primo mattino e ritorna lentamente verso casa, portando con se ancora i ricordi di una bella serata in discoteca e l’ultima canzone che ho messo, un ricordo eterno e infallibile, “Nella memoria”, il pezzo con cui chiudevo le serate nei primi anni di consolle, e in particolare al Lido e al Charlie.

Ma la notte è un mix di pensieri dolci e acidi, di problemi non risolti, scelte che incombono, ansie che avevamo faticosamente accantonato e che ritornano a galla. Ma anche i  bei momenti passati, le persone incontrate, i volti e i loro sorrisi.

La notte per me è magica: vengono in mente soluzioni e progetti, idee e nuove strade da percorrere. E ci chiediamo come sia stato possibile non averci pensato prima. Eppure è successo… eppure ritornano.

La notte rende felici, libera le emozioni, toglie gli indugi, ti fa conoscere l’altro volto delle persone, quello forse più schietto e sincero. Le chiacchierate di fronte ai portoni, le colazioni pasta e cappuccino, i lunghi discorsi in orari impossibili su argomenti impossibili, gli sms e le chattate. Tutto quanto sarebbe inconcepibile alla luce del giorno.

Continuo sempre a chiedermi. Ma perché la notte tutto sembra diverso?

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