INTERVISTA A TIXI SU CRASTULO.IT

(Link dell’intervista sul sito)

01/03/2010

Nicola Montisci, al secolo Tixi, classe ‘75, oramai più o meno dieci tra i protagonisti della notte cagliaritana. Direttore di Crastulo.it da oltre un anno. Una laurea in Scienze politiche con indirizzo storico-politologico, una tessera da giornalista, tante attività, quella di dj, allenatore di calcio a 5 e di consigliere di circoscrizione, una pagina fans di Facebook con oltre 2000 contatti e… tanti sogni da raccontare.

– La domanda nasce spontanea leggendo il tuo profilo: tra tante attività, qual è quella predominante e come riesci a conciliarle?
Non sei il primo a farmela… Amo stare in mezzo alla gente ma anche ritagliarmi momenti miei. Scrivere, pensare, leggere (ora sto leggendo “La solitudine dei numeri primi” di Giordano), organizzare, far musica e sport. Quando posso fuggo dalla città, penso sia necessario per trovare nuovi stimoli. Non c’è un’attività che non colga la mia curiosità. In tempi come questi allargare i propri orizzonti culturali, fare network, coinvolgere persone e aprire collaborazioni è fondamentale per non restar fermi e immobili di fronte al mondo che cambia troppo velocemente. C’è sempre il rischio di non riuscire a “colpire” gli obiettivi giusti, ma l’idea di una vita monotona non mi attrae certamente.

– Nicola è anche direttore di Crastulo.it dalla fine del 2008…
Come avrete notato, la mia è sempre stata una direzione di “basso profilo”, per dare massimo spazio ai protagonisti. Crastulo.it è un portale che continua a crescere, che dà spazio democraticamente a tutti, pur con una concorrenza oramai straripante come quella di Facebook con cui però si stanno studiando interessanti convergenze che scoprirete. In questi anni, grazie al grande lavoro del suo creatore e “deus ex machina” Stefano Cruccu e la collaborazione preziosissima di tanti redattori, fotografe e fotografi e soprattutto degli operatori della notte, si è confermata come la voce più completa della notte e del tempo libero online sulla città, una bussola per chi decide di uscire. Viaggiamo sugli oltre 9 mila accessi giornalieri, con 15 mila utenti iscritti, dei numeri che sicuramente parlano da soli…

– Ci puoi anticipare qualche novità?
I programmatori stanno lavorando per migliorare le potenzialità del sito, a breve vedrete tante altre implementazioni, come un’utilissima opzione per il telefonino. Ma ci sarà ancora tanto altro e vi assicuro che entro l’estate il sito farà ancora grandi passi in avanti. Ci preme però chiedere sempre un feedback continuo a voi: idee, proposte, critiche, segnalazioni. Tutto questo ci fa crescere rendendoci più vicino agli utenti. La collaborazione è aperta a chiunque voglia entrare a far parte del nostro staff, fotografi o redattori che siano.

– La tua carriera da dj intanto prosegue a gonfie vele; sono già dieci anni (biografia al link https://www.tixi.it/deejay.htm) che calchi le consolle del sud Sardegna e quest’anno sei resident dj allo Tsunami e da Spazio Newton con la X-tend in seconda serata e nelle onenight dei giovani al Charlie.
Se ci penso, è stata veloce come un cortometraggio. La disco è cambiata, la gente è cambiata. Ti fa piacere attraversare generazioni di persone e farle ballare con la “tua” musica, magari ritrovandole anche dopo tanto tempo sempre là, in pista. In tutto questo, lo dico sempre, il ringraziamento va a chi ha creduto in me insieme alla gente che mi ha seguito e mi segue tutt’oggi. Includo in questa lista i colleghi dj con cui lavoro, dal giovane Laddo – che oramai non è più una promessa – a Robertino Mura, Andrea Loche e Cristian Farigu, senza scordarmi Garghy, Piraz e dj Floreale e ultimamente altri dj giovani e bravi come Riccardo Derio e Federico Murru. Senza tutti questi che vi ho elencato, e tanti altri che magari mi sono dimenticato di citare, un piccolo sogno cominciato un decennio fa, svestiti i panni del militare, non sarebbe stato possibile.

– Sei tornato alla “base”, allaorganizzazione X-tend, dopo 2 anni di permanenza con la Zodiacov e prosegue il sodalizio con Casella
Un ritorno a casa, anche se con Max Coviello non mi è mai parso di essere stato un“estraneo”. Sono stato accolto benissimo già da Spazio Newton e ho avuto la fortuna di stare in un gruppo che a livello personale ha saputo dare tanto.
Con quelli di X-Tend si collabora da tanti anni e ora nelle serate di Spazio e dello Tsunami. Federico Santus è uno dei p.r. che ha creduto in me in quel lontano fine 2000, insieme a Stefano Serra, all’epoca del celebre Varadero. Apprezzo la sua serietà e la poca voglia di essere al centro dell’attenzione, dote che hanno pochi. Con Davide abbiamo lavorato ugualmente tantissimi anni a partire dall’Hangar. I due stanno mettendo avanti una serie di progetti di indubbio valore. Il gruppo oramai è una delle sigle di punta della notte cagliaritana, si è sviluppato enormemente dandosi un target ben definito e costruendo una proposta che ha riscosso consensi.
Con Gianni Casella collaboro nell’ambito di eventi e feste private allo Zero, come il concerto dei Club Dogo, venerdì 12 febbraio. Anche lui è un professionista con un background di esperienze tale che puoi solamente imparare.

– Ricordi qualcosa di particolare di questi anni?
Le mille avventure in consolle, che fossero feste o serate. Dai cavi rotti mezz’ora prima ai clienti che arrivano in consolle a chiederti i saluti o i titoli più disparati o per proporsi come dj sul momento. C’è poi una serata dove mi sono sdoppiato nei tre ruoli di p.r., barman, light-jokey e dj… bellissimo e indimenticabile. Ma restano nel cuore sempre le prime feste e le serate d’esordio, portando l’impianto, le casse e i lettori, nelle villette e nelle sale più sperdute. Quello spirito di non prendersi mai troppo sul serio, di ridere e scherzare, è rimasto fino a oggi.

– Come definiresti il tuo stile a chi non ti conosce artisticamente?
Sicuramente eclettico…rispecchia molto me stesso. Mi piace offrire sempre una serata diversa dando sfoggio alla creatività e andando alla ricerca anche di dischi particolari. Non mi piacciono le scalette preconfezionate né le sonorità troppo ripetitive. La musica che un dj propone è un riflesso della propria cultura, filosofia ed esperienze di vita. Inutile citarvi i “dischi con cui sono cresciuto” perché il patrimonio è vastissimo e non sempre convergente in un unico genere. Detto ciò, non si finisce mai di imparare e crescere, serata dopo serata, discoteca dopo discoteca.

– Hai mai deciso di buttarti sul campo delle produzioni?
Per ora è solo un’idea lontana, ma se decidessi voglio che sia fatta con i dovuti crismi. Le collaborazioni e le idee in teoria ci sono, bisogna trovare quella scintilla che ti fa partire. Preferisco sponsorizzare nuovi dj che magari possano emergere, chissà che non troviamo un“nuovo Laddo”. L’unica cosa che voglio suggerire è di avere tanta pazienza e capire che i risultati si ottengono alla lunga, con serietà e sacrificio.

– Crisi della disco, violenze, dibattiti sui dj e sui p.r… qual è il tuo pensiero?
La disco è uno spaccato della realtà. Inutile colpevolizzarla e colpevolizzare gli operatori onesti che tentano di portare avanti l’intrattenimento nel quadro delle regole. Se in giro c’è violenza e maleducazione, che fa parte oramai del dna di tanti che purtroppo sfogano la loro rabbia in qualsiasi contesto di aggregazione, non vedo perché puntare il dito sull’intrattenimento. Il problema è l’educazione delle persone, ma qui entriamo in discorsi più ampi…
Fa parte del mestiere del dj ricevere apprezzamenti e critiche. A Cagliari, poi, la critica è sport molto praticato. Però hai scelto tu di essere al centro dell’attenzione, tu di misurarti con la musica. Credo che quando sali su una consolle, devi tener conto della tua anima musicale e non tradirla mai, trasmettendo sempre qualcosa di te.

– Qualche consiglio per gli amministratori comunali?
Dare una mano ai gestori onesti che portano avanti l’intrattenimento e il lavoro nel rispetto delle regole. Incentivare, insieme al Ctm, il trasporto pubblico notturno nel weekend, in modo da minimizzare l’uso dell’auto. So che il problema è legato ai rischi di incolumità per i viaggiatori e gli autisti, ma si potrebbe fare di più…
Incentivare le collaborazioni e i consorzi, più che le divisioni. Cagliari ha bisogno di persone che propongano e costruiscano, che la smettano di pensare che il successo di uno sia coincidente con la sconfitta dell’altro. Questa mentalità di “mors tua vita mea” non deve più essere alimentata!

– Cosa fai quando non sei impegnato nelle serate da dj?
Difficilmente scelgo i locali e le discoteche troppo affollate. I posti più tranquilli diventano la mia tana preferita, idem i viaggi.

– Parliamo delle altre tue “passioni”
Ci vorrebbe un’intera settimana! Scrivo tantissimo e ho alcune collaborazioni su questo campo. Ho fatto tantissime cose, dalla radio al giornale. Indimenticabile l’esperienza dei settimanali Match e Week che porto ancora nel cuore. Purtroppo è un periodo di crisi per l’editoria…
Leggo e mi aggiorno continuamente, anche se ho un rapporto di “odio e amore” con la tecnologia. Scrivere diciamo è una mia estensione mentale, un altro modo per comunicare emozioni e sensazioni. Alleno in una società di calcio a 5 nazionale e collaboro con la Federcalcio. Ho cominciato un progetto tv sull’offerta formativa nelle scuole promosso da Roberto Nonnis.
Posso dire che svestiti i panni da dj sia una persona molto diversa!
Già da diversi anni sono consigliere nella Circoscrizione 2, Sant’Avendrace. E’ il mio piccolo contributo a una città che in fondo in fondo amo.
“Fare politica” a questi livelli ti fa davvero toccare per mano i problemi del territorio e ti fa capire come di fronte ai disagi i colori politici cominciano a diventare meno accesi. Mi ha colpito tantissimo andare a visitare certe case popolari, con persone dignitosissime dentro ma che vivevano nella più completa povertà.
Anche in questo caso progetti e obiettivi non sarebbero stati possibili senza persone che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto e continuano attualmente a farlo, mai dimenticarlo…

– Pregi e difetti?
Un’immensa passione per le cose che faccio. Forse questo è anche un difetto, no?

– Sogni?
Avere più tempo per le persone che contano. Non è mai troppo quello che facciamo. Spesso le passioni, i lavori, le altre attività sono totalizzanti e ci fanno dimenticare le persone realmente importanti nella nostra vita.

– Qualcosa da dire agli amici di Crastulo.it?
Continuate a seguirci! Questo spazio è anche il vostro spazio. Fatevi sentire per raccontarci ciò che fate, i progetti, le sfide e le passioni, le vostre iniziative. A Cagliari e dintorni c’è tanta gente che ha davvero energie e creatività che spesso sono poco pubblicizzate.
Vogliamo che questa sia una vetrina a chi ha voglia di fare e costruire, non solo nel campo delle discoteche sia chiaro… Vorrei che crescesse anche su altri fronti.
Vi lascio con una frase di uno dei miei autori preferiti, Paulo Coelho: “E’ proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante”.

Sito personale www.tixi.it

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