Verso il Portogallo

La valigia è quasi perfetta, d’altronde saranno quasi nove giorni tra Portogallo e un piccolo salto in Spagna e poi un rientro veloce a Cagliari per due serate da Dj. L’attrezzatura da corsa incide sugli spazi così come quel “qualcosa di elegante” per l’ultimo.

Ripiego tutto con scientifica attenzione superando qualsiasi razionalità. Esco e Milano mi aspetta con calma e pochi rumori, strano a dirsi. Poche auto, freddo gestibile e traffico scorrevole agli incroci. Lo Storto non è avvolto dalla nebbia. Si gira zona Fiera senza intoppi. Di scuole, bimbi e corsisti neanche l’ombra. Trovo un parcheggio zona fermata del bus Malpensa, alla milanese, sul marciapiede. Sudo freddo, si appannano gli occhiali, mi sembra di essere pesante e goffo, come al solito. Non incrocio anima viva se non una tipa che aspetta clienti a un centro di bellezza con interni bianchi.

Bip! Pass Ok! Mattina di lavoro che mi aspetta e poi verso l’Oceano. Un rit