In una mattinata di calcio giovanile e scolastico, come quelle a cui oramai partecipo da tanti anni, puoi vedere gol, prodezze, gioie, emozioni, delusioni, bei gesti, e grande passione… ma anche, qualche volta, tutto il male e il disastro che può fare questo paese.

Esattamente, tutto il male che può fare la tv, il calcio di serie A, i balotelli, certi giornalisti sportivi, certi allenatori e società che “fanno settore giovanile”, certe famiglie che forse dimenticano di seguire ed educare i figli o forse educano regalando loro 50 euro e chi s’è visto s’è visto.
Lo vedi riassunto perfettamente da discorsi, frasi, epiteti, movenze, tagli di capelli, gesti, da come si comportano i ragazzi in campo e nelle tribune mentre guardano una gara, da come si buttano per prendersi un fallo inesistente, da come chiamano sempre “mia” una rimessa, da come si lamentano con gli arbitri, da come…. decidete voi quel che volete. Ma qualcuno glielo avrà pur insegnato tutto questo.

Ci sarebbe da ridere se tutto questo non facesse piangere.
Ma per fortuna forse c’è ancora qualcosa da salvare.