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Michele Podda e l’esordio in azzurro

La storia di oggi passa da Villaspeciosa. Lui si chiama Michele Podda, classe 2000. Inizia giovanissimo a fare calcio a 5 nella società del paese, una piccola realtà felice che punta sui giovani, sotto la guida anche di un caro amico e mister stimatissimo che si chiama Nicola Tidu.

Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, si fa conoscere, dalle società locali e dagli addetti ai lavori. Lo incrocio in Rappresentativa regionale al Torneo delle Regioni. E’ bravo, si impegna, fa la differenza. Presto per dire cosa diventerà. A quell’età, poi. Arriva, timido e esordiente in Nazionale, i primi raduni con le squadre giovanili azzurre. Sembra uno dei tanti ragazzi destinati a riempire le liste e poi far perdere le tracce di se. No, non accade.

Lavora duro. Lavora sempre. Il sangue è quello della provincia sarda, fatta di famiglie perbene e amore per la terra. Il padre, Vinicio, conosce il tempo e la pazienza. Fa l’agricoltore, è un gentilissimo signore che non urla e non strepita in tribuna come molti papà pallonari. Segue il figlio con amore e rispetto, raccomandandogli di non perdere di vista lo studio. C’è la mano di un altro mister Tony Petruso, di Luca Catta, dei dirigenti federali come Alessandro Camba, di amici e compagni di squadra tra cui un altro talento sardo come Marco Tidu e un altro mentore come Fabio Perdighe, tutti assieme in quella bella esperienza che si chiama oggi Leonardo Calcio A Cinque.

Sapete che succede? domani pomeriggio Michele esordirà con l’Inghilterra alle qualificazioni per l’Europeo di calcio a 5 dell’Under 19 di futsal.

Forse neanche lui ci avrebbe creduto all’inizio di questo cammino, che poi è solo un piccolo capitolo di vita. Eppure domani sarà per la prima volta ufficiale in campo, maglia azzurra e cuore che batte. Forte, fortissimo. Più forte di quando, a 19 anni, già è un trascinatore oggi.

A volte le belle storie, senza troppe urla e senza copertine patinate, si realizzano.

Succede che i giovani siano ancora capaci di stupirci, in questo paese e in quest’Isola che ha perso la magia di farsi sorprendere da chi è nato dopo di noi. Eppure accade.

Forza Michele, difendi quella palla❤️💪