
Un’altra settimana comincia, a Milano come per miracolo si respira, il termometro segna 23, ma promette temporali. Poca stanchezza, anche se come sempre non ho dormito durante il volo. Scendo le scale dell’aereo, la valigia pesa, c’è un weekend ricco di bei ricordi e incontri, musica e aria di campagna.
Io li chiamo risvegli perfetti. L’alba tra le montagne del Trentino, il silenzio rotto dal rumore del trolley, la colazione con le paste appena cotte, l’ansia di non perdere il treno e poi le stazioni, le città, guardare da un finestrino il mondo scorrere davanti mentre il sole comincia ad
I ragazzi son carichi. C’è la clsssica bella energia di ogni inizio. Una ripartenza, una rinascita, un’alba, un primo giorno che mette insieme curiosità ed emozione che gravitano attorno a un cielo scuro disseminato di stelle. Finisco di mettere in ordine la musica, materia instancabile di ogni mio momento, stacco,
Appunti di viaggio: mister Tamburino non ho voglia di scherzare, ore 23:38 attesa consegna bagagli al terminal 2, parte ora il bus per Stazione Centrale, il prossimo sarà a mezzanotte e venti. Significa tornare a casa all’una se va bene, un altro bagaglio da preparare, file da stampare, domani un
Alle 4 Eric Prydz, alle 5 Marco Carola, non mi pare il caso di andar via senza salutare
La vita si riassume così: in un’ora di volo cambia clima, atmosfera, gente e sensazioni e ti ritrovi dalla metropoli milanese alla notte catalana che pare accoglierti oramai come se fossi un suo figli oramai acquisito. Dal rigore milanese al disordine anarchico di Barca dove la notte è appena iniziata,
“Tixi ci manchi”. Ho ricevuto negli ultimi giorni tanti messaggi così. Io sono social, spesso anche troppo, e vivo perennemente in giro, ora anche a Milano. Mai come questi tempi, di fronte alle possibilità di essere sempre connessi, sentiamo più il bisogno di vedere, abbracciare, guardare negli occhi e incontrare
Ero a New York, ero a New York. Le luci dei grattacieli di Manhattan, ed io nemmeno credevo di esserci. Il taxi toccava quartieri come fossero titoli di film. Luci gialle illuminava incroci troppo grande per me, piccolo e della provIncia. Poi, andando via, quella sera ad Harlem, cenai in
Sono a Oristano, al Centro federale della Figc, a una riunione delle società di promozione. Foto, pezzi, aggiornamenti da scrivere e appunti da riodinare. Tempo per rientrare sotto un sole cocente e una radio che propone Simply red. Accendo la macchina, poca benzina, 40 km di autonomia. Cominciano i pensieri: