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Social per tutti

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Ieri son stato chiamato da diversi candidati alle amministrative di queste settimane per parlare di social e del loro utilizzo.
Non una lezione ma una chiacchierata su come gestirli, specie in campagna elettorale.

Sono convinto che i social, se utilizzati con intelligenza, possono essere uno strumento molto potente. E non serve una scienza per farlo o conoscere tutti i meccanismi interni e le logiche di algoritmo.

I social vanno presi con attenzione, ma senza farne una malattia e un’ansia: dovrebbero aiutare a costruire rapporti e far circolare buone idee senza sostituirsi alla realtà. Gia questa premessa può essere un interessante punto di partenza.
Nessuna grande strategia, nessun “esperto in cinque minuti”, nessuna parolona in inglese tanto cara a tanti corsi online e markettari vari.

Tra i consigli che ho dato – e continuo a dare a me stesso – ci sono: trasmettete positività, raccontate storie e utilizzate lo spazio per promuovere progetti e buone pratiche che possono aiutare gli altri a risolvere problemi e connettersi. Evitare di cadere nella trappola delle infinite discussioni online, lasciar parlare nel vuoto i provocatori (tanti…) e dettare delle regole (una vera policy) nei propri profili.

Il mio compito, complicato, vuol essere questo: lavorare insieme per una buona comunicazione. Senza bacchette magiche, Con cura, attenzione, semplicità e autenticità. Un lavoro artigianale con strumenti digitali. Rimettendo al centro le persone. Facendo anche apparire le nostre rughe ed evitando narrazioni preconfezionate, anche queste molto diffuse (specie tra negozi e aziende), dove i post, lo scritto e i contenuti visivi sembrano usciti da fabbriche di plastica. Quei post talmente perfetti che hai paura di leggerli.
No, anche i social riflettano la vita vissuta. Avvicinino le persone. Aiutino nella difficile impresa di permettere di migliorare i nostri mondi contemporanei.

(Immagine di John Holcroft)

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Le 5 social-news della settimana!

Da questa settimana parte sul mio sito Tixi.it una nuova rubrica. Pillole dal mondo social, anticipazioni, e curiosità! 5 per ogni puntata, senza certezza che sia con cadenza settimanale 😉

Siete pronti?

1

BASTA SPAM SU WHATSAPP!
L’app per la messaggistica di Facebook estende il limite introdotto in India alcuni mesi fa per ridurre la diffusione di fake news e di campagne di disinformazione. Si potranno inoltrare i messaggi solo cinque volte. Il motivo? In India ci sono stati linciaggi e tumulti per una fake news girata su whatsapp, così che i dirigenti dell’azienda hanno deciso di limitare  il numero di volte in cui un utente può inoltrare un messaggio.

2

YOUTUBE
Su YouTube stop ai filmati spericolati e gli scherzi dannosi con sfide che mettono in pericolo la vita delle persone. L’ultima sfida ha fatto prendere questa decisione. E’ Bird Box challenge, la sfida ispirata al film di Netflix Bird Box e che spinge a riprendersi mentre compiono azioni con gli occhi bendati, compreso guidare auto e scooter. Tra le idiozie passate c’è stata Tide Pods challenge: filmarsi mentre si morde una capsula di detersivo.

3

TUTTI ASSIEME
WhatsApp, Instagram e Messenger, tutte integrate. E’ qualcosa in più di un rumor. Le app rimarranno distinte l’una dall’altra, ma la ragione dovrebbe essere migliorare l’esperienza. Aspettiamoci quindi il cross-messaging e pronti alla confusione!

4

PAGE QUALITY
Già da qualche giorno FB ha inserito una nuova sezione chiamata Page Quality, in cui gli amministratori troveranno in un box tutti i post che sono stati rimossi per violazione delle policy come hate speech, bullismo, contenuti pornografici. E poi FB ha intensificato la lotta ai recidivivi, ovvero quelli che si son visti chiudere una pagina per contenuti inappropriati e che poi sono tornati ad aprirne un’altra con le stesse finalità. Avere una pagina è una responsabilità, vero, ma la domanda è sempre la solita: su che basi e regole gira la censura?

5

LOL
La perdita dei giovani su Facebook è un dato di fatto, appannaggio di Instagram. Ora Zuck vuole riconquistarli sperimentando l’applicazione LoL già in test su un gruppo ristretto di  studenti delle scuole superiori che hanno firmato accordi di non divulgazione con il consenso dei genitori. L’app avrebbe diverse categorie (For You, Animals, Fails, Pranks) con contenuti estratti da post e pagine degli utenti. Chissà che davvero…