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Deejay time, the reunion!

Ieri sera ho approfittato della reunion della Deejay Time (la fortunata trasmissione anni 90 del pomeriggio di radio Deejay) qui a Milano al Parco Experience, nell’area dell’Expo.

La mia prima sorpresa è stata vedere l’area fieristica ancora perfettamente in ordine (strano perchè dai giornali era emersa altra verità) e con l’albero della vita acceso e suggestivo come durante l’evento del 2015. Poi ci sono stati loro, i dj che hanno fatto parte della vita di tanti di noi, scrivendo una pagina importanrte nella storia della dance.

Simbolo del Deejay time è stata propria la cassettina che raccontava chi, come noi, si è avvicinato alla musica tramite questo amato/odiato supporto.

Colpo d’occhio e c’è da dire che non dico di esser stato tra i più giovani ma ero nel mezzo.

Albertino (nelle vesti pure di presentatore), Molella, Fargetta e gran finale con Prezioso. Per ascoltare tanti tormentoni dance di ieri e qualche remixaggio, con la sorpresa di Alexia, con un concentrato dei suoi pezzi. Per farsi emozionare dalle giocate tecniche di Prezioso o dai megamix sorridenti di Molella, il tutto in un’atmosfera festaiola e rilassata.

La cosa straordinaria del gruppo del Deejay Time è che mixano col sorriso, intrattengono, hanno un contatto speciale col pubblico, si prendono amabilmente in giro, prendono in giro le ossessioni dei nostri tempi e non si vergognano oggi di nessun disco comprese maranzate italodance.
Altra scuola, altra mentalità.

E quando alla fine Prezioso ha messo Voglio vederti danzare, perfetta rielaborazione della celebre ballata di Franco Battiato, con la voce di Marvin, c’è stato poco da dire… le radici profonde non gelano mai! 😉

Maialetti all'Expo

Il maialetto torna all’Expo. O meglio, ci va dopo che era stato escluso per le vicissitudini burocratiche legate alla peste suina.

Ovvio che è scattato l’applauso generale. L’orgoglio ferito è stato prontamente riscattato.

Noi sardi ci facciamo valere. Politici felici che si atteggiano a salvatori della patria.

Meglio di niente, afferma l’uomo medio, ci mancherebbe, ma davvero crediamo all’utilità di queste battaglie? Siamo irriducibili nel vincere sfide inutili e tacere su vicissitudini più importanti e complesse.

Le battaglie sono altre questi sono contentini da piccola gente. Tenetevele. Esultate. Vantatevi.

Le solite vittorie di Pirro. Anzi di Pirri.