Non sono solito lavorare gratis, preferisco spesso non fare nulla che prendere due soldi, detesto chi svende e chi ruba agli altri, ma qualche volta scelgo di investire il mio tempo e la mia professionalità senza chiedere nulla.
Lo faccio per le persone che hanno realmente bisogno e che lavorano, secondo me, con gran passione. Che sanno chiedere e che so che sono oneste come me, e lo farebbero con me se ne avessi bisogno.
Un consiglio, una cortesia, una consulenza, un impegno, succede e ho visto che poi tutto torna quasi sempre con gli interessi. Tempo che ha un costo ma che tu volontariamente offri. E se non torna, c’è ingratitudine, fa parte del gioco anche perchè gli ingrati vanno avanti per poco. Ok, Rischio.
Spesso nascono grandi progetti e grandi amicizie. Anche perchè non serve solo rimpinguare il conto in banca, quello è l’obiettivo dell’uomo medio, c’è anche un altro conto più importante: quello della disponibilità e della generosità. Si chiama condivisione. Un conto che non vogliamo mai avere in rosso. Anzi, detesto chi pensa solo al cash e vi assicuro che ne vedo tanti tristi e cinici, spesso anche scarsi.
Sarà una filosofia poco intelligente, poco italiana, poco sarda, criticabile, rischiosa, inutile, ditemi quello che volete, ma non mi frega nulla.
Se dovessi ragionare solo con la moneta, magari avrei più fortuna, ma non sarei io. Tixi.