Ho sempre disprezzato le persone che spariscono senza motivo o ti escludono senza le palle di dirtelo. Ne ho visto tante nella vita, in tanti posti, nel lavoro nello sport e nella musica e ho sempre pensato che raccontassero bene il loro “valore”, basso, bassissimo, tendente allo zero.
L’esclusione di Daniele De Rossi dalla Roma, eseguita in maniera cinica e senza nemmeno una comunicazione, conferma che lo stile e la professionalità non appartengono a tanti, nemmeno alle grandi società rispetto ai professionisti. E non è l’unica esclusione eccellente col metodo silenzioso.
Quando succede che si venga esclusi o estromessi da qualche progetto o lavoro o collaborazione – o peggio ancora dall’amicizia e dall’amore con un metodo che oggi si chiama ghosting – con il silenzio di chi nemmeno ha la delicatezza e il coraggio di dircelo pensiamo di essere gli unici e sfigati.
Oramai la cronaca e la storia, invece, ci permettono di capire che no, non lo siamo. E al destino dell’esclusione silenziosa siamo esposti tutti, star e sconosciuti.Gli sfigati sono quelli senza palle, che spariscono e non affrontano le situazioni, che non hanno il coraggio di parlarci.
Per certi versi saperlo é una piccola nota lieta in un oceano di maleducazione e indelicatezza.