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Spiagge del D-Day

6 giugno 1944: cominciava una delle più grandi battaglie della storia, il D-Day, lo sbarco in Normandia degli alleati. Proprio qui, in questo tratto di splendida costa chiamato Côte de Nacre si è consumato l’orrore di una tragedia che vide restare sul campo oltre 400 mila uomini. Immaginatevi lo sterminio di tutti gli abitanti di Cagliati e hinterland.

Sembra quasi impossibile, guardando questo posto tranquillo e silenzioso, camminando nella sabbia, eppure è successo.
Da qui comincia un’altra parte del mio viaggio, per rivedere questi luoghi. Per la mia immensa passione per la storia. Per provare a ricordare e capire. Per emozionarmi, di sicuro.

POINTE DU HOC – Per comprendere appieno l’inferno del D-day occorre recarsi in questo luogo, letteralmente disseminato di immensi crateri, dove caddero le bombe e ora ci giocano i bimbi. Pieno di fortificazioni semidistrutte, dagli interni angusti e soffocanti, bucherellati dalle pallottole di scontri a fuoco.
Pointe du Hoc. Qui 225 ranger canadesi scalarono scogliere alte 30 metri sotto il fuoco tedesco che difendeva la costa attraverso le postazioni. Si vedono ancora tanti segni della battaglia, uno dei tanti momenti del D-Day

OMAHA BEACH. Non potresti mai pensare che questa splendida spiaggia di 7 chilometri, ora animata da famiglie, runner e ciclisti, sia stata teatro della battaglia più drammatica e cruenta del D Day: il momento dello sbarco, raccontato dal film Salvate il soldato Ryan, fu un vero massacro degli americani che cercavano di raggiungere la spiaggia mentre i tedeschi dall’alto delle dune di sabbia sparavano senza sosta. Qui avvenne una carneficina.
Una strana sensazione qui, camminando su una sabbia che sa di morte e sangue versato, ma anche di pace. La nostra Europa è passata anche per questo posto.

ARROMANCHES, altro luogo chiave per il D-day.
Per preparare l’invasione Whiston Churchill fece costruire sul Tamigi due porti prefabbricati che vennero montati nella baia: 146 cassoni in cemento affondati a formare un frangiflutti semicircolare a cui furono ancorati ponti galleggianti.
Se guardi l’orizzonte marino si possono ancora vedere i resti!
Per capire l’entità dell’operazione, qui sbarcarono 2 milioni e mezzo di soldati, 4 milioni di tonnellate di equipaggiamento e 500.000 veicoli!