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Ciao Giulio

In questa sera di inutili idiozie politiche post elettorali siciliote volevo ricordare un collega di circoscrizione mancato anni fa. Stavamo su banchi opposti, io a destra, lui a sinistra. Uno di quelli che per passione politica, attivismo, dialettica e attaccamento faceva paura a tanti politichetti di oggi, selfi e carriera, contenuti e visioni tendenti allo zero.

Giulio Sanna è stata una coscienza critica della sinistra e del nostro consiglio di Sant’Avendrace. Ci siamo visti poco dopo la nostra esperienza politica e ogni volta era un sorriso, una battuta, una chiacchierata breve ma ricca. È nato e ha vissuto come me in periferia, ha conosciuto la gente di periferia, e saperlo volato via mi fa ricordare quanto quella bella stagione di attivismo e di partecipazione disinteressata che legava tante persone di diverse aree politiche sia lontana, lontanissima, da quel che vedo oggi. Uno dei tanti motivi per cui gente come me non potrà mai più fare politica in un partito.

(Grazie Cinzia Kudrjavka Isola per il tuo ricordo)

Elezioni di ricordi

Post elettorale/personaleCerto che è passato tempo e acqua e capelli da quando ero candidato in circoscrizione e attendevo con impazienza questa giornata e il suo finale, la pubblicazione degli esiti. Erano gli anni tra il 1996 e il 2010. 

Tre su quattro volte mi andò bene e venni eletto (non riuscì il salto in comune) e se ci ripenso è stato un periodo meraviglioso della mia vita. Interessarmi di politica e territorio, capire da vicino le situazioni spesso gravi che si vivono tra San Michele e Is Mirrionis e conoscere tantissime persone alcune delle quali sarebbero poi diventate anche cari amici oltre le differenze politiche mi ha insegnato tanto. Una scuola preziosa di vita come essere nato da un quartiere di frontiera e una famiglia semplice.

Ripenso a quel tempo come un ricordo speciale, ora che sono tornato solo nell’elettorato attivo. 

Penso che quella propensione a interessarmi di altri, di quartiere, di città e territorio, da bambino sotto casa fino ad oggi e non solo quando c’è stata in ballo la candidatura politica, non mi sia mai mancata. Ricordo da piccolo i tornei, le pulizie dei campi, le feste, i raduni biciclette, le lettere al giornale. Rappresentante di classe, dei soldati e tanto altro. Ci sarebbe da scrivere un libro sul tempo speso piacevolmente per altri.

Non penso che la politica non sia solo militare in un partito, anzi: sia una tensione a fare per gli altri. O la possiedi o non puoi ingannare gli altri e te stesso. 

Questo la giudico, tra tanti miei difetti su cui ogni giorno mi misuro, una cosa di cui vado fiero.

Buon voto!