Capita a volte di ritrovarsi in situazioni che mai avevi messo in preventivo e che sconvolgono la tua esistenza. O di entrare in periodi nuovi e strani, in cui si mischiano passato, presente e futuro ad un ritmo pericolosamente veloce, tanto da non farti percepire più il reale.

Sei in bilico, tra paura e speranza, sospeso nell’aria alla ricerca di risposte, tentando di continuare e di credere che sia tutto normale, come prima.

Tra la preoccupazione costante per qualcosa di importante, ma anche per il dover mandare avanti “tutto ciò che resta” con cinica (chissà…) normalità, devo seguire il consiglio di uno scrittore americano: non mollare e continuare a scrivere.

Scrivere sempre almeno una pagina al giorno, una frase, far fluire pensieri ed emozioni, ricordi e riflessioni, senza eccezioni, come se ne andasse della mia vita.

Negli ultimi giorni ho conosciuto momenti di pura apatia dallo scrivere, di file aperti e richiusi, di fogli bianchi. Pensavo durassero, invece ho trovato ancora parole e frasi, punteggiature e segni.

In mente ho tante parole e immagini, scarabocchio su un blocchetto mentre me ne sto in macchina, in un locale o in un caffè, poi cerco di copiare questi frammenti nel portatile e di darli a voi e all’infinità, condividerli affinché non si perdano.

 

È tutto lì davanti a me. Bisogna riuscire. Bisogna seguire la promessa fatta a me stesso.

 

Nonostante tutto, continua a scrivere“.

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