I processi ai tempi di Facebook

E’ di ieri la notizia della bambina dimenticata in auto e salvata dalla polizia: anzichè giudicare come sempre facciamo e liquidare tutto alla disattenzione e poca maturità riflettiamo sui tempi veloci e complicati in cui siamo incastrati. E pensiamo che siamo tutti prigionieri di questo sistema che per sopravvivere, riuscire a pagare tasse e bollette e farci quadrare i conti, ci ha portato al rischio di compiere sempre errori anche gravi. Certo, sarebbe bello stare su una casetta in Canada e guardare il mondo senza dover muovere dito, lasciando che il tempo passi e senza farci sfiorare dal resto. Bellissimo. Anche io punto a questo. La realtà è diversa ed è figlia dei tempi.

Ma questo discorso a chi ha una vita certa e sicura, progettata e senza mai problemi, confezionata come un pacco regalo, non quadrerà mai: si fermerà allo sterile giudizio, buono o cattivo, giusto o sbagliato, colpevole o innocente.