Odio gli album Summer2013. Odio l’eccesso di scatti personali sul web, tutti uguali, tutti scontati.
Odio le facce a culo di gallina, le pose, le finzioni, le foto da spiaggia, i piedoni.
Odio quello che fanno tutti, perché lo fanno tutti, non perché c’è una ragione.
Certi scatti non raccontano nulla, sono vuoti e superficiali, non ti danno nessuna emozione se non quella di gente che si fotografa solo per esistere, ma in realtà non esiste se non è in foto.
Quando viaggio fotografo più i posti che me stesso. Non sono bello, lo so, ma anche fossi un Adone non farei.
Mi piacciono le cose semplici: una strada, un vicolo, una stazione, un tramonto, un bar, il mare, un particolare. A molti non dicono nulla. A molti sembrano cose troppo semplici e scontate perché possano apparire fighe e d’impatto.
In realtà voglio trasmettervi l’emozione che ho sentito in quel momento (o provare a farlo, se riesco…) e tenere fermo per sempre un ricordo, un posto, una stagione, un angolo di vita a distanza di tempo, come se potessi ogni volta rivivere quel luogo, con i miei stessi occhi o con gli occhi altrui, non con me al centro dell’attenzione tra le righe a dirti “guardami, io c’ero e tu no”.