esistenzeFa sempre tenerezza chi ancora mi ripete “scrivi troppo” ma che ti sei fumato?” “ti muovi troppo in consolle” “fai scelte discutibili” “non hai l’età”

Come se le forme espressive avessero schemi e regole, come se si potesse contenere a tavolino il flusso del cuore e della mente e dosarlo sapientemente come in laboratorio.

Fa tenerezza chi vorrebbe metterti in uno schema, dentro una maglietta, in un contenitore e decidesse cose devi fare, dire e pensare, quanto e come, dove e perché, quanti e quante…

Ci sono zombie che vogliono sempre vivere vite altrui perché in fondo non hanno vite, non hanno passioni e non hanno interessi. Non hanno nulla, se non oggetti per darsi un profilo e un tono. Allora sminuiscono gli altri. Commentano a sproposito. Tacciono quando devono parlare, parlano quando devono tacere. Chiudono gli occhi quando calpestano diritti altrui perché tanto non riguarda loro. Ma non li vedi mai prendere posizione, fare scelte, esporsi.

Calcolatori freddi e ponderati per non perdere simpatie e occasioni. Me ne ne frego: bisogna sempre essere sé stessi.

Nelle loro urne funerarie ci sarà una foto drink in mano e un sorriso sfatto. Null’altro. Credevano di esistere ma in realtà non hanno mai vissuto veramente.

Il meglio deve ancora venire (ma non per voi).

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