La solitudine di chi non dorme

Ho una notte intensa di lavoro davanti, di musica e scrittura, di idee e di scelte. Ho tante cose che devo riordinare.

La chiamano solitudine di chi crea o di chi semplicemente vive la notte, dorme poco e male e non trova mai la parte giusta del cuscino.

Questo senso di precarietà continua è la linfa vitale, quel pegno che dobbiamo pagare per sopravvivere e magari provare a vivere, non solo respirare.