Ho recuperato un po’ di cose, tra me e i vicini, abbigliamento, scarpe e oggetti per la pulizia personale, quel poco che potevo per aiutare queste persone. Ora mi avvicino all’ex Motel. Quando andranno via si ricorderanno che la Sardegna è un luogo speciale, terra di amicizia e accoglienza.
Vivere è sempre diverso che vedere in tv e leggere. Ne ho sempre costantemente bisogno per capire e farmi le mie piccole idee sul mondo.

Prima sono stato al Motel Agip. Ho portato qualcosa per i migranti che stanno là da qualche giorno, ho provato a chiacchierare con qualcuno, ho incrociato e ricambiato sorrisi, ho detto ciao e fatto il cenno con la mano.

Mi sono commosso durante il primo video, ho provato in questi pochi minuti a capire cosa stesse accadendo a due passi da casa. Forse un pezzo di storia. Era importante capirlo dal vivo. E l’ho fatto da solo, con discrezione e semplicità, senza temere per un attimo qualcosa.

Ho visto tanti ragazzini, bimbi in tute colorate giocare a pallone, altri prendere il sole, altri chiedermi un euro e una giacchetta, altri ripulire i giardinetti. Ho visto volontari faticare. Ho visto tranquillità e incrociando sguardi ancora una volta mi son detto fortunato di tutto quello che ho e mi son chiesto come facessero loro, dopo tanto penare, naufragare e fuggire dal sud del mondo, con il nulla addosso e forse solo la direzione nord, a continuare a sorridere e sperare.

Dissotterrare la paura, il nostro compito.

Forse anche oggi in quei volti ho scoperto un piccolo pezzo delle verità che sto cercando da tanti anni.
(Consiglio a molti, specie ai tanti ragazzi che mi leggono, di portare qualche loro capo d’abbigliamento comodo o scarpe – si cercano taglie S e M, prodotti per igiene bimbi, comunque passare anche al Motel Agip, scambiare un gesto e un sorriso con questi ragazzi, la sensazione sarà davvero speciale)
Ps trovate tutte le info nel gruppo https://www.facebook.com/groups/1725438017727582/