Strasburgo é stata una sorpresa, specie quando pensi di trovare una fredda e burocratica città. Nulla di questo, per fortuna!

Ed è sorprendente vedere come la vita si snodi in un immenso centro storico e pedonale ricco di scorci che ha il suo cardine sull’Ill, il fiume

Puoi estasiarti guardando la Cattedrale di Notre-Dame. Il monumento è imponente e bellissimo. Costruito in arenaria rosa dei Vosgi, ha una facciata con un magnifico rosone che sormonta il portale centrale. Ha una sola guglia, alla sinistra, alta 142 metri e terminata nel 1492.

Curiosità: durante la Rivoluzione Francese i rivoluzionari volevano abbattere la guglia perche’, con la sua altezza, offendeva l’ ideale di uguaglianza. Un fabbro pero’ ebbe la geniale idea di coprirla con un enorme berretto frigio in lamiera rossa, rimasto fino al 1802, salvandola in questo modo dalla distruzione.

Il prezioso orologio astronomico, opera del Rinascimento, è il risultato della collaborazione di artisti, matematici e tecnici fra cui orologiai svizzeri, scultori, pittori e creatori d’automatismi. Una delle sette meraviglie della Germania (così venne giustamente considerato nel XVI° secolo), illuminata da oltre 70 vetrate policrome costruite fra il XIII° e il XV° secolo che la rendono un capolavoro: grazie a un preciso meccanismo, il rintocco del mezzogiorno (ma l’orologio è in grado battere anche le 13) fa sfilare in corteo i dodici apostoli davanti a Cristo.

La piazza davanti alla facciata è molto ristretta mentre si allarga ai lati, in particolare dalla parte destra dove si può ammirare il Palazzo Rohan, ora sede dei musei di Arti Decorative e Belle Arti.

Per capire meglio Strasburgo non basta solo girare a piedi, si può prendere un battello (servizio Batorama) che farà ancora di più apprezzare la città toccando alcuni punti interessanti come il palazzo della vecchia dogana, la chiesa di Saint-Thomas, il bellissimo quartiere La Petite France con le case in graticcio molto ben conservate, in passato abitato da pescatori, conciatori e mugnai. Deve il nome all’ospedale che fu istituito nel XVI secolo per i soldati di Francesco I.

Mica finisce qui! A dopo!