Avete mai pensato al potere della musica?

Le canzoni sono una macchina del tempo, ti portano indietro negli anni, ti fanno rivivere momenti che avevi dimenticato, sensazioni che avevi rimosso, persone che conosci, luoghi e momenti di vita. Hanno un potere magico, come ora che ascolto Chris Rea che canta  “Josephine” e rivedo gli azzurri e la salsedine di estati passate, ricordi sbiaditi di giovinezza.

L’oblio è una facoltà che tu puoi attivare, diceva il filosofo Nietzsche: puoi, in poche parole scegliere cosa dimenticare, buttarlo via. Invece sono costretto, nella mia infinita ignoranza, a contraddire le sue tesi: ascolti una canzone e tutto ritorna in mente, quella sensazione, quella immagine, quel profumo, e quella facoltà da attiva diventa passiva, non controlli niente, sei solo spettatore del tuo passato, e per quanto male ti faccia non esiste il tasto stop, solo rewind, rewind, rewind… E purtroppo non puoi neanche decidere come è andato e come sarebbe andato con un tasto rec, come si faceva nelle vecchie musicassette quando una canzone o uno spezzone di canzone non ci piaceva più e allora registravamo sopra un’altra o quella stessa canzone magari catturata con migliore qualità alla radio.

 

Spesso è difficile ingoiare le lacrime quando ascolto “quella” canzone. Una, un’altra, un’altra ancora. È difficile non farsi trasportare via dalle onde dei ricordi, ma hai paura di poter affogare, perché di ancore qui non ce ne sono, sei solo con le tue malinconie e le tue emozioni.

 

Spesso fare il dj e avere un rapporto privilegiato con la musica è una vera fregatura. Sei condannato a dover associare ogni canzone a un ricordo, a una serata, a un momento della vita in cui qualcosa o qualcuno ti hanno colpito.

Come si fa a sopravvivere alla tempesta dei ricordi quando le paura trafiggono il cuore? Al tempo passato e al tempo perduto? Esiste un posto sicuro, un buon capitano di vascello, un’attesa per un vento migliore? Se lo sapete, avvertitemi. Vorremmo capirlo il prima possibile perché rischiamo sempre di rimanere intrappolati in questa rete, di andare alla deriva, ed io non voglio che accada né a me né a voi che mi seguite.

Credo però che non basti una vita per imparare a farlo.

 

There’s rain on my window

But I’m thinking of you

Tears on my pillow

But I will come through

Josephine, I’ll send you all my love

And every single step I take

I take for you

Josephine, I’ll send you all my love

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