Oggi chiacchieravo con un caro amico imprenditore. Il suo rammarico più grande è vedere i figli in giro e lontani da casa. Ed è anche la più grande sconfitta per tanti sardi, che hanno fatto grandi sacrifici per poi doverli salutare prima o dopo la laurea.

Vero, a nessuno piace tarpare le ali e i sogni ai ragazzi, che vivere fuori é un modo di crescere e migliorare rispetto a stare spesso fermi a cazzeggiare in Sardegna (e vediamo purtroppo le conseguenze), ma resta un filo di amarezza nel vedere che qui sia tutto difficile. In particolare per tanti giovani di talento o potenzialmente bravi, condannati a compromessi al ribasso e alle tante cazzate che si sentono in giro specie dalla politica. Perché per tanti altri nemmeno esistono.