Tixi

Madrid, a noi due!

Ho lasciato la compagnia di viaggio a Oporto stamattina e in un’ora ecco come cambia tutto, anche il fuso orario che torna ad allinearsi all’Italia. Madrid, Spagna! Una metro efficientissima con un biglietto maggiorato di circa 7 euro e con due cambi mi porta all’albergo, che è a due passi

continua »

Da Lisbona a Madrid, passando per Porto

Da Lisbona alla via del rientro, il passaggio a Porto è obbligato. I voli aerei per tornare diretti per l’Italia costano molto meno che, almeno senza una prenotazione fatto molto tempo prima. Così, dopo tre ore di treno, rotoliamo ancora giù a sud del Portogallo e mi godo l’ultima sera proprio

continua »

Lisbona, malinconia e allegria!

Dopo Porto a Lisbona ci vogliono tre ore di treno. Tre ore toccando l’oceano e poi inoltrandosi nella pianura, toccando perfino Coimbra. Il salto è tanto perché cambia il senso, si va da una città che domini e controlli come Porto, strutturata attorno al fiume Douro e al quartiere storico a

continua »

Porto, l’anima mercantile e la malinconia

Raccontare una città in due o tre giorni è sempre complicato ma i miei viaggi sono questi, assaggi di un posto e poi voglia già di ripartire. Porto, un gradito ritorno, dopo quattro anni. In quel caso fu un salto fugace, una mezza giornata, dopo un bel tour del Portogallo,

continua »

Verso il Portogallo

La valigia è quasi perfetta, d’altronde saranno quasi nove giorni tra Portogallo e un piccolo salto in Spagna e poi un rientro veloce a Cagliari per due serate da Dj. L’attrezzatura da corsa incide sugli spazi così come quel “qualcosa di elegante” per l’ultimo. Ripiego tutto con scientifica attenzione superando

continua »

Bucarest, ultimo giorno!

Ultima giornata a Bucarest. Il centro storico si rianima dopo il sabato notte peccaminoso. Eccolo, intonso e immacolato si concede ai fantasmi della domenica mattina, i turisti che sfidano l’aria di neve e trascinano trolley da colori più vari. Il clima e la stanchezza suggerirebbero una soste prolungata a letto

continua »

Bucarest, secondo giorno!

Sempre un’emozione svegliarsi in un’altra città. Guardare fuori dalla finestra e osservare orizzonti differenti. Non nevica ma il termometro segna zero gradi. Riscaldamento a palla, i rumori della città e lo stomaco in ebollizione dopo la notte. Ma la colazione continentale, abbondante di dolce e salato, metterà tutti d’accordo prima

continua »

Bucarest, una sera di metà autunno!

Bucarest, eccomi qui! Come ogni arrivo invernale che si rispetti per le mete europee, mi accoglie il gelo, la curiosità e il disorientamento del posto nuovo. Poco importa. Cambio 50 euro, giro come un fesso tra i parcheggi di Otopeni, cercando un taxi, che qui costa 50 ron, 10 euro,

continua »

Barcellona, un’altra possibilità

“Quando si dorme all’aperto ci si sveglia sempre all’alba, e non c’è un caffè a Barcellona che si apra molto prima delle nove.” (George Orwell) Qualcuno mi chiede perchè io sia spesso a Barcellona. E’ possibile amare una città fino all’anima? E’ possibile avere un rapporto speciale con un luogo?

continua »

Lunedì dei lunedì

l lunedì dei lunedì. Volo da Cagliari alle 7, arrivo alle 8, alle 9,10 già al pc. Esci alle 18,20, un’ora di traffico impazzito, quaranta minuti di supermercato e devo ancora comprarmi la marmellata “solo zuccheri della frutta”. La pelle segnala allergie. Ho ancora due o tre orette di lavoro

continua »