Che strana Milano, è così lunatica: un giorno sei stanco e non capisci cosa ci faccia qui, un altro basta lasciare che gli eventi facciano il loro corso, pazientemente attendere, immergerti nelle sue luci e strade infinite e non andresti mai a dormire, preso da mille progetti e pensieri che mai avresti detto, incontri e di novità capaci di cambiarti il senso del tempo. Ecco, oggi sono in questa seconda modalità. Un capitolo di vita nato in quattro giorni di febbraio, due valigie e via e cambia scenario.

Pazienza e non aver fretta. Buone cose arriveranno. È destino che tu fossi qui ora. L’onda. Le coincidenze.

È stata una giornata fantastica, lo ammetto. Me ne torno solitario in metro tagliando in due la città. Ogni giorno voglio che sia Capodanno, per me e per voi. Vi voglio bene, ve lo volevo dire.