Se in otto ore riesci a fare una cena con i compagni delle elementari, una serata al Lido nonostante il tuo mac si riscaldi e faccia i capricci, abbracciare e farti cazziare da tua madre (“ma non puoi fare queste cose, ma non sei stanco, ma quando ti riposi”), dormire quel pochino che serve e poi trovarti all’aeroporto prima di una giornata campale per la tua vita ancora con fiducia in te stesso e nei tuoi mezzi ed errori, allora qualcosa di bello può accadere sempre. E questo anche grazie alle persone che ti vogliono bene, agli amici di vecchia data che si materializzano agli imbarchi (vero Giacomo Lorrai) o quelli che ti sorridono quando arrivi a cagliari (Paolo Melis è per te) e che in fondo capiscono chi sei e tutto il tuo incasinamento ma ti spronano sempre.