Certo, per uno come me, abituato al movimento, prendere aerei come autobus, cambiare panorami e climi nel giro di poche ore, fermarsi in una stanza d’ospedale anche solo ventiquattro ore fa più male del dolore fisico. E’ un dolore mentale, una costrizione non sempre facile da capire.
Poi capisci che è un dolore minimo e stupido rispetto a quello altrui. Capisci che nessuna esperienza è inutile, anzi puoi imparare, vedere e toccare da vicino la sofferenza di altre persone, osservare l’amore e la cura di chi lavora (medici, infermieri e tante altre persone) a contatto con la malattia (e magari spesso viene bistrattato). Ti fa rivedere tanti tuoi punti di vista, ma anche rivalutare il concetto del tempo, digiuno e riposo, lontananza e affetto di amici e parenti, quello che arriva e quello che manca.
Insomma, nessuna esperienza, anche quella che può sembra dannosa, dev’essere disprezzata. Può insegnarti e lasciare qualcosa di profondo.
Ancora GRAZIE.