Ho perso il conto pensando a quanti zaini ho comprato nella mia vita. Forse quasi cento, forse di più.

Lo zaino è una coperta calda, un amico che non ti abbandona, il custode dei delle tue utilità in movimento, ma anche la dimostrazione di uno stato di insoddisfazione continuo visto che lo cambio spesso.

La ricerca di quello migliore, adeguato, strutturato, modellato ai tuoi interessi. La ricerca infinita e inutile di un equilibrio.

Non ho mai capito se sia meglio per me uno zaino sportivo o uno più classico. Non ho mai capito le dimensioni adatte, la tipologia perfetta e allora nella mia collezione inutile ce ne sono davvero tanti, segno dell’incertezza e dei momenti della mia vita. Dilemmi inutili.

Nell’ordine ho comprato: zaini da ufficio, da viaggio, da sport, da weekend, da dj. Ho tutte le varietà e possibilità di zaini. Una collezione che farebbe ridere qualsiasi persona normale e razionale. Non è il mio caso.

Forse proprio vita potrebbe essere raccontata dai miei zaini e chissà se ogni zaino non rappresenti un capitolo particolare, un lasso di tempo capace di riaprirmi pensieri e ricordi.