Già da due settimane frequento un corso di nuoto che per la verità è un modo per imparare a galleggiare e vincere la mia paura dell’acqua alta.
Nella mia corsia ci sono tante persone che nuotano bene nonostante alcune difficoltà, segno che tutti hanno dei talenti e delle qualità nascoste e che ogni persona può emergere sempre in tanti modi.

Lo stesso discorso che stavo facendo ai ragazzi stamattina: tutti abbiamo qualcosa di bello, ma spesso non emerge per tantissime ragioni. L’ambiente, la famiglia, noi.

Se frequentate la piscina e avete sentito un’istruttrice urlare “Molla il bordo!” quello è proprio per me. Sono io, timido e impacciato. Allontanarmi da quel bordo è perdere le mie sicurezze e punti di riferimenti, appigli e dovermi affidare solo a me stesso. Sembra facile, ma…

Le lezioni del nuoto

Nell’apprendimento del nuoto sto scoprendo una serie di piccole lezioni che mi sto portando a casa:

  • Per galleggiare bisogna stare in equilibrio con l’acqua muovendo mani, braccia e piedi in maniera coordinata e tenendo il più possibile il corpo parallelo alla linea del fondo. Tutto segue dei principi e delle regolarità. Questo concetto di equilibrio e coordinamento per stare a galla mi piace tantissimo perché lo posso trasferire nella vita.
  • L’acqua è un ambiente che richiede di adeguarsi totalmente alle sue regole. L’acqua comanda, l’acqua decide come devi comportarti, altrimenti vai a fondo. Imparare ad adeguarsi al posto dove sei è fondamentale.
  • Altro concetto importante è che muovi tutto il corpo e quindi utilizzi indistintamente tutte le parti come se fossero una coreografia, un’armonia, senza dimenticare il respiro, altro elemento fondamentale!
  • Il corpo ha bisogno di imparare. Fare e rifare, sbagliare, imparare a gestire la novità di movimenti e dolori diversi, l’uso di parti del corpo che erano meno sollecitate. Il fare e ripetere aiuta, il prendere confidenza e dimestichezza. Le prime volte impacciato, le altre un po’ meno, le altre un po’ ancora.
  • Ultimo ma non importante: quando sei in acqua non pensi a nient’altro che essere in acqua. Non hai cellulare, non hai distrazioni, sei tu e solo tu. Devi essere concentrato. Nel mio nel mio caso devo stare attento due volte per imparare perchè sono un novizio. Un po’ come chi comincia a guidare e deve pensare alla marcia, schiacciare la frizione e tanti altri gesti che poi diventano, come d’incanto, automatici.