In un’ora di volo può cambiare tutto. Puoi essere altrove, fuggire, allontanarsi, cambiare, riprendere con serenità e lentezza.
Lascio la 73, mi tocca la 90 per una ventina di fermate. Mi godo la città e i suoi silenzi, il respiro del condizionatore in vettura e le chiacchiere in movimento. Partite, progetti per la serata, compiti in classe del lunedì.
Puoi afferrare quella sensazione esistenziale che si chiama solitudine metropolitana della domenica pomeriggio.