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La croce nascosta

Ieri mattina, tornando dalla mia corsa al Poetto, sul litorale di Cagliari, ho trovato tra le erbacce questa croce. Era all’altezza del parcheggio della prima fermata. Non si riusciva a leggere a chi fosse intitolata, sicuramente – ho pensato – a qualcuno che qui ha perso la vita, immagino tanto tempo fa. Mi ha fatto tenerezza, lo ammetto, vederla così, quasi dimenticata dal mondo, come se nessuno più la curasse o si ricordasse di quella persona.

La prossima volta vorrei portare un fiore o forse un sassolino perchè mentre il fiore appassisce il sasso resta sempre. 

Nuovo Poetto

Fedele alla tradizione di fare al contrario sono al Poetto per la prima volta di quest’estate.

Avete capito bene, è la prima volta di quest’estate, vergogna, alto tradimento! Non sei un cagliaritano vero!

Qui, di sera, la spiaggia si vuota, le auto lontane. Impensabile! Mai l’avrei detto.
Si accendono le prime luci e una cover band di Vasco prova i primi accordi. Ho una bella sensazione. Mi siedo su una panchina, osservo il mondo che mi passa avanti, rubo frammenti di chiacchierate, di ricordi, di telefonate, di silenzi.

Sì, mi piace così… alle spalle il vento, rumore del mare in surround e una luna piena color arancio.

Mi piace godermelo così. Un po’ come la città.

Ripartenze

“Io, vagabondo che son io” si potrebbe dire. O come ho scritto giorni fa, nomade digitale. Prendo il volo e riparto. Finito il breve weekend in Sardegna, tutt’altro che riposante: due giorni al Poetto per il beach soccer della Figc (a proposito, grazie a tutti), il matrimonio di Stefano e Barbara e il pranzo con i parenti. Chi si è fermato? Nessuno.

Aereo ore 7, destinazione Verona. Senza tregua. Poche ore di sonno e tanta energia in corpo. Un weekend che mi è costato pure una multa e meno due punti per una sosta in zona bus. Purtroppo, ma accettiamo.

Alcuni lo chiamano egocentrismo, io lo chiamo semplicemente entusiasmo. Di fare, di non rinunciare, di vivere, anche a costo di perdersi per obiettivi sempre più grandi. Partenza, tosse asmatica, solita levataccia. Volo al check in, voce rauca, abbronzatura parziale. Rush finale dell’animazione. Nulla è perfetto, ma chissenefrega. La felicità è sempre una scelta, non una casualità.

Lo chiamerò Coraggio (incontri fortuiti al mare)

Mare, chiosco,  litorale del Poetto. 

Mentre mi concentro sul mio computer rinfrescato da una bella arietta marina, si avvicina un senegalese.
Sulle prime dico che non voglio nulla, quasi in automatico. Ma non mi vuole vendere un cd, un fazzolettino, un occhiale.
Mi offre un libro. E comincia a raccontare cosa c’è dentro.
Una raccolta di poesie sull’Africa. Lo sfoglio. È paradossale come in pochi minuti mi crei interesse per il libro.

Leggo qualche verso. Ne nasce una bella chiacchierata.
Parliamo di Africa, lotta rituale, di musica, Salif Keita, Youssun’ Dour, del sorriso e della voglia sempre di vedere positivo che hanno. Dei suoi viaggi, del confrontare culture e punti di vista.
Chiedo come si può fare per andare in Senegal.
Mi spiega tutte le procedure. Ma quel che più ti colpisce è che ti dà energia. Sorride. Con quel sorriso unico.

Prendo il libro, 9 euro. Gliene dò 10 senza resto.
Curiosamente chiedo come mai sia in Italia. Era a Milano, ma la vita costava troppo. Qui si trova bene: clima, gente. Sa parlare tre lingue. È andato via per fuggire al nulla, vuol crescere. Dice che in Senegal non c’è lavoro, i politici fanno quello che vogliono, l’educazione non va bene.
Non si può migliorare, studiare, evolversi.
Così è partito, lasciando tutto.
23 anni. Non ricordo nemmeno il nome.
Forse lo chiamerò coraggio.

Applausi per….?

La notizia era già nell’aria e qualche giovane fan di Fabri Fibra me l’aveva anticipata qualche giorno fa. Io non ci credevo ma la profezia si è avverata: il concerto spostato a Cagliari alla Fiera, Arena Beach di Margine Rosso chiusa. Le prime indiscrezioni sono state fondate: l’impianto è abusivo, a rischio crollo. Mancano le autorizzazioni e si profila un’occupazione di suolo pubblico.

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Eterni ritorni

Le previsioni hanno fatto ancora cilecca: weekend con sole, poche nuvole e pioggia quasi inesistente. Il mio amico Meury Monsanto Gelly dice che sia tutto per colpa delle scie chimiche che mandano in tilt le previsioni. Read More

Qualcosa sul 28 agosto

Il 28 agosto è in programma a Cagliari una manifestazione del mondo dell’intrattenimento notturno per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del settore e sulle enormi risorse e per creare una fattiva collaborazione con l’amministrazione pubblica locale.

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