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Natale 2012

L’aria di Natale non ce la toglie nessuno, piaccia o meno. Forse abbiamo visto tanti Natali che alla fine non facciamo più differenza o forse l’unico modo per passare un buon Natale è quello di ricordarsi quando si era piccoli e tutto aveva un sapore immenso.

Passata la fine del mondo che ha fatto la gioia forse degli organizzatori delle discoteche, pronti a sfruttare l’evento, e degli amanti della cabala e del mistero, il Natale 2012 si annuncia come strano, insipido, già visto.

Siamo pronti (anzi, è già cominciato da metà novembre) all’attacco frontale di spot, canzoncine (a Natale puoi, oddio), promesse e aria natalizia, feste a tema rigorosamente esclusive, assalto ai centri commerciali, ma forse non è davvero più il Natale di una volta, quello che aspettavamo ansiosi.

Non lo è perché esser buoni (espressione irritante, comunque) non dovrebbe essere un’eccezione ma un modo di vivere, come a dire “è Natale tutti i giorni o non è Natale mai”cantavano Jovanotti e Carboni (lo so, non è una loro canzone). Non lo è perché la crisi e le ansie del futuro ci attanagliano.

Non ci sono più i soldi e la spensieratezza di prima, ma non è detto che alla fine Natale non ci riconquisti. Però vivo con immensa tristezza l’assalto consumistico al regalo, il doversi divertire ad ogni costo (la corsa all’organizzazione di qualcosa per poi raccontarla più che per viverla), il regalo come ostentazione di ricchezza più che come semplice gesto di amicizia.

Sui regali sposo la teoria di Linus: mi piace farli più che riceverli. In questo Natale ogni cosa ha assunto un valore diverso, e anche i regali appaiono qualcosa di già visto e ricevuto, di scontato.

Cosa c’è ancora da regalare, cosa è veramente duraturo? Il Natale dimostra come ogni gesto o oggetto sia davvero veloce di questi tempi: non solo i regali, ma le amicizie, gli abbracci, le strette di mano, le promesse, le collaborazioni per arrivare all’amore. Una grande emozione nel riceverli e il giorno dopo già si aspetta altro e meglio, quasi non ci si ricorda più di chi te li ha dati. Tutto fugge velocemente. Ciò che oggi è, domani chissà.

Fosse per me mi addormenterei fino al 7 gennaio per poi riprendere la mia vita normale. Lo so, sono un orso, un barbone, ma è inutile fingere o provare. Spero che tutto passi presto.

Però un piccolo regalo voglio farvelo: nella mia pagina fan (www.facebook.com/djtixi) troverete il mio ultimo megamix, in download gratuito. Lo dico già: non sono tracce commerciali. Come il precedente, ho scavato un po’ per la musica.

A breve vi dirò anche dove potrete trovare le mie magliettine della linea Movitixi che avete visto recentemente al sottoscritto e in foto e mi avete chiesto.