Ho sempre creduto che le malattie gravi non esistessero finché il cancro non è entrato silenzioso e bastardo nella mia famiglia a togliermi l’affetto di mio padre.
Riesci a capire certe vicende solo quando ti toccano da vicino. Altrimenti sono sempre “robe di altri”.
La riflessione di oggi è ovviamente dedicata a Stefano Borgonovo, ex calciatore scomparso proprio ieri a casua della SLA.
Di certo l’immagine di Borgonovo che più mi piace ricordare è quella con la maglia del Milan, a regalare la finale di Coppa dei Campioni di Vienna, con un gol nei supplementari all’Olympianstadium di Monaco (http://www.youtube.com/watch?v=I7Ab_Fa_PH8)
Era il 1989, anni luce, ma quel pallonetto nel campo verde bagnato resta nel cuore di ogni sportivo e di ogni tifoso rossonero.
Oggi penso a lui, ai famigliari e a tutte quelle straordinarie vite che nonostante i drammi di malattie invalidanti continuano a lottare e magari contribuiscono con il loro impegno a tener accesa la fiammella della speranza.
Gente che non perde la dignità malgrado conosca già il suo destino. Hanno tanto da insegnarci. Non so voi ma io li chiamo eroi.